Palermo, Puscas ha interrotto il digiuno «I gol? Contento soprattutto per i 3 punti»

Per un attaccante – si sa – il gol è tutto. È linfa vitale, ossigeno. Lo sa bene anche George Puscas che, dopo tre mesi di letargo, grazie ai due gol realizzati sabato a Perugia è tornato a respirare: «Ammetto di avere sofferto – ha sottolineato in conferenza stampa al Tenente Onorato il numero 29 rosanero che prima del match in terra umbra aveva timbrato il cartellino l’ultima volta lo scorso 11 novembre in occasione del successo casalingo con il Pescara – al di là del rendimento mio e della squadra, ho sofferto proprio perché io sono uno che ci tiene a fare gol. So che sono momenti che vanno affrontati e nei quali bisogna stare concentrati. Sono contentissimo di avere segnato perché sono un attaccante e un attaccante deve fare gol ma sono ancora più contento perché le mie reti sono coincise con una vittoria, e a questo proposito voglio ringraziare i miei compagni senza i quali non avrei potuto fare nulla».

La doppietta siglata al Curi rappresenta una grande iniezione di fiducia per il rumeno. Che fremeva dalla voglia di contribuire in maniera determinante al successo della squadra: «La vittoria di Perugia, che ci permette di arrivare carichi alla sfida con il Brescia, può essere quella della svolta. Da adesso in poi tutte le partite saranno come delle finali contro formazioni che daranno tutto per arrivare nel migliore dei modi alla fine della stagione. Noi dovremo rimanere sempre sul pezzo e fare il possibile per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati». Un traguardo che, anche se non è ancora tempo di verdetti, passa inevitabilmente anche dallo scontro al vertice in programma venerdì sera: «Affronteremo una squadra forte e che va rispettata per il campionato che sta disputando ma noi dobbiamo guardare in casa nostra e pensare a ciò che dobbiamo e sappiamo fare. Non importa chi segnerà. Io sarò contento anche se farà gol un altro, l’importante è che otteniamo i tre punti. Funzionali all’obiettivo finale».

Venerdì, con ogni probabilità, al Barbera verrà superato il record di presenze in questa stagione nella quale non è stata ancora toccata quota 10 mila. Si prevede uno stadio pieno. Proiezione che, in attesa di elementi concreti (i biglietti, i cui prezzi sono invariati dai 9 euro delle Curve ai 150 del settore Autorità Socio Sostenitore, sono in vendita dalle ore 16 di oggi), può essere fatta in base al nuovo clima (alimentato dal recente sfogo di Bellusci) che si respira in città e ai segnali di calore e di vicinanza inviati sabato sera dai circa duecento-duecentocinquanta sostenitori della Curva Nord 12 (e sulla recinzione interna dell’impianto di viale del Fante è stato esposto lo striscione «Noi con voi» firmato Curva Nord Inferiore) che al Barbera hanno accolto la squadra reduce dal blitz vincente di Perugia: «È stato bellissimo vedere i tifosi che ci hanno accolto in quel modo. La gente ci sostiene e questo è il messaggio più importante che possiamo ricevere in questo momento. Noi daremo il massimo per la maglia e per questa società. Sabato sera, onestamente, vedendo la gente che ci aspettava ho immaginato ciò che potrà accadere se riusciremo a raggiungere il traguardo finale».

Il calore del pubblico potrà essere una molla molto importante per gli uomini di Stellone: «Invitiamo i tifosi a sostenerci, abbiamo bisogno di voi – ha ribadito il ventiduenne attaccante arrivato in estate dall’Inter in prestito con obbligo di riscatto fissato a circa tre milioni – e se sarete in tanti a noi potrà farci solo del bene. È un sogno per tutti entrare al Barbera e vedere tantissime persone sugli spalti. La loro presenza potrà essere una spinta in più a livello emozionale ma anche mentale». E a proposito di aspetti legati alla mente, la squadra a Perugia ha dimostrato di essere in grado di isolarsi dal delicato contesto circostante: «Ognuno ha i suoi pensieri e non entro nella testa degli altri ma vivo questo spogliatoio e posso dire che è composto da uomini veri. Uomini che in questo momento non pensano agli stipendi o alle vicende societarie ma solo alla partita da giocare. Il discorso fatto da Foschi? Gli vogliamo tutti bene, è di fatto l’unica persona di cui ci fidiamo veramente e che è sempre al nostro fianco assieme all’allenatore. Ci ha fatto capire che non dobbiamo mollare di un centimetro e ci ha detto che verremo informati sugli sviluppi che ci saranno».

La testa della comitiva rosanero, nonostante le interferenze esterne, è rivolta al big-match con il Brescia: «Siamo consapevoli di essere forti e se in campo riusciamo ad applicare ciò che proviamo durante gli allenamenti ci toglieremo delle soddisfazioni. Io ho fissato anche degli obiettivi a titolo personale (il nazionale rumeno Under 21 ha segnato finora cinque gol in questo campionato di cui tre da titolare e due in qualità di subentrato, ndr) ma vi prometto che li svelerò al termine della stagione sperando che tutto andrà per il verso giusto. Ho degli obiettivi ma il più importante è quello del collettivo».


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