Maltempo, città sommersa dopo un acquazzone Attività allagate: «Ormai qui c’è rassegnazione»

Ieri intorno alle 20 un violento acquazzone si è abbattuto sulla città causando allagamenti e incidenti stradali, per fortuna senza conseguenze. Disagi via Messina Marine, vicino all’ospedale Buccheri La Ferla, in piazza Fonderia, alla Cala. Decine le chiamate per interventi dei vigili del fuoco. Allagati anche i pronto soccorso dell’ospedale Civico e del Policlinico dove l’arrivo dei vigili del fuoco con le autopompe ha impedito che la situazione degenerasse: dopo alcune ore tutto è tornato alla normalità. Colpite anche le zone di Mondello e Brancaccio.

Non è andata meglio nella zona dell’Albergheria. «Ieri davanti a villa d’Orleans e in via Re Ruggero era tutto allagato – spiega Marco Sorrentino di Sos Ballarò che vive e lavora nella zona -. C’era un’auto rimasta bloccata. L’acqua scorreva verso via Porta di Castro e come al solito si è creato un vero e proprio fiume. Dove abito io la portineria si è allagata, l’acqua è arrivata fino a quindici centimetri da terra. I negozianti da questa mattina presto puliscono la melma e i liquami che anche questa volta hanno invaso i negozi da sotto le saracinesche. Anche la parte di via Del Ponticello è in queste condizioni». Negli sguardi di negozianti e residenti «ormai c’è rassegnazione. Puliscono e si va avanti. Lavoro qui da quindici anni e c’è sempre stato questo problema», aggiunge Sorrentino. 

Lungo la strada ci sono tante attività, in gran parte artigianali oltre a qualche hotel e b&b, che hanno già ripulito tutto o stanno per finire. «Molti cercano di proteggere i negozi con un pannello a baionetta posto davanti agli esercizi prima di andare via  – spiega il residente – Ma ieri in pochissimi lo avevano messo perché il nubifragio è stato improvviso». Disagi che vanno avanti ormai da anni che sarebbero risolvibili con la realizzazione del collettore sud-orientale, chiesto a gran voce dalla Prima Circoscrizione. Il bando di gara dovrebbe essere pubblicato a ottobre.  

E alla vena già particolarmente idrofoba di Palermo si aggiungono anche i disagi causati dai cantieri. Nella corsia interessata dai lavori per l’anello ferroviario di via Crispi la pioggia ha creato un vero e proprio fiume che ha oltrepassato il marciapiede e si è insinuato sotto i portici, arrivando al livello delle saracinesche di molte attività commerciali, che hanno avuto infiltrazioni. Tra questi, anche se in minima parte, c’è l’Hotel Ibis, dove «l’acqua è entrata, ma senza destare troppa preoccupazione». Diversa la sorte toccata al bar Lucy, poco più avanti. «Sono dovuto scendere qui già stanotte – dice il titolare – per controllare i motori e le pompe. Abbiamo trovato tutto allagato, così come i nostri vicini. Siamo allo stremo. È già successo prima, ma con questo cantiere che procede a rilento va molto peggio: le fognature non funzionano come dovrebbero e diversi tombini sono rotti. Non ne possiamo più. Inoltre il fatturato è calato del 40 per cento». E tante auto hanno rischiato di rimanere in panne, visto il grande traffico dell’arteria viaria sul mare.  


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