Politiche 2018, chi sono i sette eletti a cinque stelle Dall’ex assessora Pd alla musicista: valanga di voti

Sette a zero. Una vittoria schiacciante in tutti i collegi quella del Movimento cinque stelle insidiato, anche se sempre a distanza di sicurezza solo dai voti dei candidati del centro destra. La provincia di Palermo porta a Roma volti nuovi e pentastellati, che hanno messo in riga esponenti ben più navigati della politica locale, che nulla hanno potuto, anche laddove hanno confermato una buona potenza quanto a consensi, contro l’ondata pentastellata. È il caso di Steni Di Piazza, neo eletto al Senato, che ha sbaragliato la concorrenza di un campione di preferenze come il forzista Giulio Tantillo, consigliere comunale di lungo corso e per brevissimo tempo, un mese circa, deputato nell’ultima legislatura. Di Piazza ha totalizzato 87.301 voti contro i 60.363 di Tantillo, mettendo in riga a distanza siderale la candidata Pd Teresa Piccione (33.154) e il presidente del Senato uscente, Pietro Grasso, fermo a 11.580. Bancario classe ’57, Di Piazza non è proprio di primo pelo, già nel 1980 si è candidato al Consiglio comunale di Palermo tra le fila della Democrazia cristiana. Già direttore della prima filiale di Banca Etica in Sicilia, si è messo in luce per i suoi tanti progetti per il microcredito e per le sue battaglie contro il gioco d’azzardo e le slot machines. Attualmente è referente per il Sud di Etica Sgr, società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Etica. Le sue prime parole da eletto sono state: «Le percentuali di chi mi ha scelto significano un’investitura che accolgo con commozione, sincerità e rispetto. Ho capito cosa ormai vi risulta insopportabile e cosa mi affidate. Per questo lavorerò senza mai perdere il contatto con voi e il vostro modo di fare cittadinanza attiva. Questo è il cambiamento, il vero cambiamento che in uno stato di diritto non può che passare attraverso l’economia e la finanza buona, l’economia civile e la finanza etica. Respiriamo tutta la gioia di questa giornata e il resto…il resto costruiamolo insieme».

In Senato sederà anche Loredana Russo, docente e musicista di Termini Imerese, che con 89.825 voti ha messo alle spalle Ester Bonafede, ex assessora della prima ora di Rosario Crocetta, che si è candidata con la coalizione di centrodestra, per lei 73.304 preferenze. Un testa a testa che per tutto lo spoglio non ha lasciato spazio alle altre formazioni, di molto staccate. Dopo gli esiti elettorali un solo pensiero per Russo, che ha dedicato il successo al padre. 

Alla Camera finirà anche un altro personaggio di spessore tra le fila pentastellate, Aldo Penna, che ha dominato il difficile collegio di Resuttana-Sanlorenzo a spese dell’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio (centrodestra). Imprenditore, scrittore, un tempo esponente socialista molto attivo nel partito Radicale, da anni Penna è impegnato su fronte della riqualificazione ambientale, si ricordano le sue lotte per la bonifica del parco dedicato a Libero Grassi a Romagnolo. Alle ultime elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Palermo, era stato designato dai 5 Stelle, in caso di vittoria, come assessore per la cura del Verde.

Giorgio Trizzino, invece, è il grillino eletto nel collegio Palermo-Libertà. Medico, dirigente dell’ospedale Civico del capoluogo di regione, è tra i fondatori della rete assistenziale Samot. Nel suo collegio ha battuto con 44.192 voti la forzista, Ada Terenghi, che si ferma a 31.191 preferenze. Aumenta lo scarto e segue a ruota il centrosinistra con Milena Gentile, che ottiene 20.776 voti, un risultato che traccia una netta distanza con il quarto posto di Antonella Monastra (Leu), che non va oltre le 6.392 preferenze. Identico exploit per la dipendente regionale Roberta Alaimo, che trionfa nel collegio Palermo-Settecannoli, dove ha la meglio addirittura su Antonio Antinoro, già primatista di preferenze assoluto alle Regionali che portarono alla vittoria di Raffaele Lombardo. Solo 11.660 voti per il presidente della quarta circoscrizione Silvio Moncada (centrosinistra), che si ferma sul terzo gradino staccato di molto dai primi due avversari.

Vittoria Casa, raccoglie i frutti del lavoro svolto da Patrizio Cinque e dai grillini di Bagheria e sembra non pagare il suo passato da segretaria del circolo bagherese del Partito democratico, per cui è stata anche assessora in una giunta a trazione Udc-dem. Casa ha primeggiato con 53.420 preferenze su Carolina Varchi (FI) ferma a 47.021. Infine a Monreale miete consensi Giuseppe Chiazzese, 36enne farmacista e ambientalista, tanto da prediligere i veicoli elettrici per i suoi spostamenti. Per lui le preferenze ottenute sono 70.112 preferenze, dietro di lui regge solo Francesco Saverio Romano (Noi con l’Italia-Udc) che totalizza 56.773 voti. 


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