Ricetta per una Costituzione

Dal diario di X, studente della facoltà Y dell’università Z di Roma.
ventotto ottobre duemilaquattro

Ieri sera mi ero messo in testa di tornare presto, ma come al solito ho pensato bene di fregarmene dei buoni propositi. La sveglia era al suo solito posto sul comodino, l’ho intravista prima di crollare sul cuscino, ma perché prendermi in giro? Mi sono svegliato tardi, tanto già lo sapevo che avrei saltato lezione. Mi sono vestito e sono uscito a fare un giro. Neanche t’immagini che rabbia, caro diario. Prendo la metro come al solito, stessa linea. Scendo a Flaminia perché mi va di passeggiare per via del Corso, arrivo in piazza Venezia e che ti trovo? Il solito blocco al traffico. Una zona immensa, hanno bloccato! Il bello è che stavolta non si poteva andare neanche a piedi. C’erano in giro un sacco di militari armati, roba da matti. Il blocco ai pedoni, hanno fatto, capito? E che inquinano, i pedoni?
Va bene le domeniche ecologiche, ma oggi era pure venerdì!…

Dal diario di Y, chef della ditta di catering X di Roma
Ventotto-dieci-zeroquattro

Me l’avevano detto che i clienti stavolta erano dei pezzi grossi, ma mica me li aspettavo così affamati. Tutti ospiti del presidente Ciampi, gente importante, mica i primi arrivati. Ma che per caso dalle loro parti si mangia una volta al mese? Hanno bevuto spumante rigorosamente italiano, mi hanno fatto preparare le crespelle, cosciotto di agnello alle erbe, vitello al forno, guarniti con carciofi alla romana, patate fondenti, finocchi gratinati, e per finire il semifreddo ai marroni con salsa al cioccolato. Ti dirò, caro diario, saranno stati pezzi grossi, saranno stati stranieri, ma figurati se m’è avanzato qualcosa. Pure i francesi, perfino i turchi, che m’avessero lasciato un solo cosciotto…

Dal diario di un addetto al Servizio Giardini della città di Roma
Venerdì ventinove ottobre del dumilacuattro

Anvedi ‘sti olandesi…se credono d’esse chisacchì. Dice che c’è ‘na cosa importante, un po’ de gente deve venì a firmà ‘na certa costituzione…Oh, sia chiaro, a me me va bene tutto, però se devono venì a fà gli esperti da’ situazione, no, nun me sta bene più. Io j’avrei detto ce pensiamo noi, che a Roma nun ce ne stanno fiori? Ce ne so quanti ne voi. E invece no, se li sò portati da casa. Dice che se chiama Heleen Valstar, la chiamano “esperta fiorista”, ‘sta tipa. S’è portata dietro sei assistenti fioristi, che mò esistono gli assistenti fioristi? Due camion, dico, due camion pieni de fiori, se so portati. Mò ve voglio, a montà trentamila fiori ar Campidoglio! “Le decorazioni floreali saranno eseguite in tonalità rosso scuro, giallo oro, e verde. A dominare le composizioni saranno le rose, in particolare la varietà ‘illusion’, una rosa rossa dai petali orlati di sfumature verdi”, c’hanno detto. Se so portati pure più de mille ortensie, garofani, gigli, peonie, dalie, e rami di mirto, quercia, pungitopo, eucalipto, ulivo, bacche, mele ornamentali, melegrane e altri frutti, “per ricreare le atmosfere tipiche dei dipinti del Rinascimento italiano”. Anvedi ‘sti olandesi, oh…

Dal diario della Sala degli Orazi e Curiazi in Campidoglio, Roma
XXIX Mensis Octobris, MMIV

Finalmente un po’ di movimento. Era dal ’57 che non vedevo tanta gente tutta insieme. Solo Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi, in quell’occasione. Anche quella piuttosto importante, per carità: la firma dei trattati di Roma che istituivano la Comunità Economica Europea e la Comunità europea per l’energia atomica, mica una cosa che accade tutti i giorni. Però volete mettere Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Pesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria da titolari, più Bulgaria, Romania, Turchia da candidati a membri dell’Unione e la Croazia da osservatrice che una ad una si siedono al tavolo trasparente con la bandiera dell’Europa e firmano tutte contente i due libroni della Costituzione Europea? Ce li vedete i musulmani della Turchia seduti amabilmente sotto la statua di Innocenzo decimo? Niente da fare, è tutta un’altra cosa. La lacrimuccia è scappata perfino a me, giuro.

Dal diario di un romano
29-10-2004

1000 persone impiegate per la preparazione organizzativa dell’evento.
600 diplomatici che hanno preso parte alla cerimonia.
31 ambulanze, dotate di un medico specialista (cardiologo/anestesista rianimatore) e di un infermiere specializzato in area critica, dislocate per 2 giorni in tutte le zone dedicate all’evento.
3 Posti Medici Avanzati dotati di 2 anestesisti, 2 cardiologi, 1 chirurgo, 1 ortopedico, 1 neurologo e 6 infermieri professionali.
45 autobus forniti dalle Forze Armate.
200 autovetture impiegate per la cerimonia, tra cui 3 autovetture di rappresentanza e 2 monovolumi assicurate dal Governo italiano a ogni delegazione.
7000 uomini impiegati per il blocco del centro storico.
Spazio aereo chiuso, voli cancellati, il centro della città trasformato in eliporto.
Cassonetti rimossi, cestini e tombini sigillati in tutta la “zona UE”.
8 ospedali coinvolti in caso di necessità.
Totale euro 10.000.000 (dieci milioni di euro).
Però il sindaco ha pensato a un risarcimento: dal 2 al 6 novembre, dalle 16:00 alle 20:00 posso andare a visitare i musei della città gratis. E pensare che se non la ratificano tutti i paesi, ‘sta costituzione non vale un soldo bucato. Queste sì che sono soddisfazioni…

 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]