Si è svolto ieri una piccola ed informale riunione tra il professore Mazzone e alcuni studenti altrimenti abili per parlare delle difficoltà che incontrano nella loro vita universitaria
Quando le barriere non sono solo architettoniche
Quante volte ci siamo lamentati per le difficoltà di un esame, per l’affollamento di un appello, per la concentrazione di lezioni nell’arco di una giornata? E non abbiamo mai pensato che accanto a noi studiano colleghi diversamente abili o con patologie gravi che vivono queste stesse difficoltà con tratti – chiaramente – accentuati.
Per sentire quali sono le difficoltà maggiori e le proposte degli studenti diversamente abili, si è svolta una piccola ed informale riunione con uno dei referenti della facoltà di Lingue, il professore Marco Mazzone.
Le richieste raccolte durante l’incontro verranno poi esposte durante il Consiglio di Facoltà assieme alla professoressa Nocera, anche lei referente per Lingue del Cinap (il centro per l’integrazione attiva e partecipata dell’Ateneo).
Fondamentale sembra il rafforzamento del rapporto docente-studente per poter agevolare lo studio e il superamento di un esame. Alcuni dei ragazzi presenti infatti hanno lamentato difficoltà ad avvertire i professori in anticipo degli effetti (come stati ansiosi o improvvisi vuoti di memoria) che comportano certe patologie da cui sono affetti.
Successivamente è stata affrontata la questione degli appelli riservati, che da ormai un anno sono aperti a tutti gli studenti, ed è stata richiesta una maggiore flessibilità per quanto riguarda date e orari degli esami.
Un altro problema importante è stato sollevato in merito ai testi di studio. Infatti esiste una sola stamperia braille in tutta la Regione e i tempi per ottenere la trascrizione di un volume sono abbastanza lunghi. Questo crea difficoltà soprattutto a coloro i quali frequentano i lettorati e sono quindi sprovvisti dei libri. Il ritardo nella distribuzione del vademecum quest’anno ha inoltre rallentato ulteriormente la pianificazione degli esami.
Per arginare le difficoltà è stata proposta la scansione del materiale didattico in modo da renderlo in formato elettronico, che attraverso software specifici possono essere “letti” dai supporti utilizzati dai non vedenti.Per permettere un normale svolgimento degli esami di lingua è stata richiesta la possibilità di utilizzare il computer negli scritti, anche se di solito vengono affrontati con l’aiuto delle lettrici.
La parte finale dell’incontro ha sollevato quelle problematiche che riguardano tutti gli studenti, ma che ai colleghi con difficoltà motorie o di altro genere creano seri problemi. L’affollamento delle aule, le lunghe attese agli appelli, il normale studio sono sfide che mettono alla prova ogni studente, nessuno escluso.