Parco della Favorita teatro di discariche a cielo aperto Assessore: «Impossibile videosorvegliare tutta l’area»

Rifiuti ingombranti, un salotto fatto a pezzi con divano letto, infissi, materiale di risulta e organico. Da una prima descrizione appare come il ritratto di una delle tante discariche a cielo aperto che capitano sotto gli occhi. Cumuli di immondizia che, oltre a rappresentare un pericolo per la salute pubblica, non sono certe delle belle cartoline da vedere, ovunque si trovino. L’indignazione aumenta quando, come in questo caso, l’abbandono indiscriminato avviene in un parco pubblico come quello della Favorita. Il più grande polmone verde di Palermo da tempo è vittima dell’abbandono di materiali che vanno dalla mobilia a quello da cantiere. Poco importa che si trovi all’interno dell‘area naturale protetta del Monte Pellegrino o che da più parti sia stato considerato uno dei parchi più grandi e importanti d’Europa: chi ha da disfarsi dei rifiuti continua a farlo lì già da qualche mese. Alcuni cumuli si presentano circoscritti con i nastri dissuasori dei Rangers, l’associazione che svolge volontariato all’interno del parco. Il perdurare dell’abbandono di materiale di vario genere è confermato dalla consigliera comunale Concetta Amella

La componente del Movimento Cinquestelle, in questi giorni, ha cercato di mettere i problemi del parco della Favorita al centro dell’attenzione dell’amministrazione guidata dal sindaco Leoluca Orlando. «Da tempo, vedo sacchi neri colmi di spazzatura e oggetti che vanno dai divani, alle finestre – spiega a MeridioNews – Bisogna dire che i rifiuti si trovano in qualche angolo isolato del parco, ma sicuramente danno nell’occhio e, soprattutto, rappresentano un pericolo per la salute pubblica. Non si può lasciare tutto lì: denota un completo abbandono e mette a rischio i tanti che frequentano il posto, sportivi compresi». Secondo Amella qualcuno, probabilmente, accede all’interno del polmone verde indisturbato. «Ci sono dei varchi con delle sbarre metalliche attraverso cui accedere con facilità – continua – così, qualcuno si introduce all’interno e butta quello che vuole. L’unica soluzione possibile è quella di mettere delle telecamere in alcuni varchi, così da disincentivare questo fenomeno. Ho già scritto sia al sindaco che agli assessorati competenti. Inoltre ho indirizzato un avviso a Rap e a Reset (rispettivamente le ditte che si occupano della raccolta di rifiuti e della manutenzione del verde, ndr): mi aspetto che si faccia subito qualcosa». 

Quella che fu la reale tenuta voluta da Federico III di Borbone occupa un‘area di quattro chilometri quadrati che, da Monte Pellegrino, passando dalla contrada di Resuttana, si estendono fino a Mondello. Stando a quanto racconta Amella, anche gli altri anni si sono registrati abbandoni indiscriminati di rifiuti in alcuni punti del polmone verde. Il parco tuttavia «sarebbe un’area troppo vasta per essere coperta dal sistema di video sorveglianza», come replica l’assessore alle Aree protette a all’Ecologia Sergio Marino. «Alcuni utilizzano la Favorita in maniera impropria e ci vogliono più controlli – ammette l’assessore – Probabilmente chi scarica rifiuti lo fa nelle ore notturne. Si tratta di incivili, che non si curano del fatto che siamo in un’area naturale protetta. Adesso, l’unica cosa da fare è armarsi di buona volontà e andare a pulire». Il componente della giunta Orlando assicura che nei prossimi giorni coinvolgerà le ditte preposte per far rimuovere tutto. «L’area è immensa: dobbiamo fare i conti con poco personale a disposizione per poterla controllare – risponde Marino – Non possiamo chiedere ai tre volontari dei Rangers di visionare tutto il parco. Decideremo l’azione da intraprendere, ma bisogna puntare sempre di più all’educazione dei cittadini». 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]