Per il triennio 2021-2023 le famiglie dovranno pagare circa 30 euro in più, parola dell'amministratore della partecipata che si occupa di spazzatura. Resta il nodo Bellolampo, dove si cerca di mettere una pezza con la costruzione di una «terza vasca bis»
Rap, Caruso scongiura una possibile nuova emergenza Ma per le strade i rifiuti abbondano. E aumenta la Tari
«Non sarà un’estate di emergenza rifiuti». Parola di Girolamo Caruso, l’amministratore unico della Rap, l’azienda partecipata che si occupa della gestione della spazzatura a Palermo. Parole che tuttavia trovano poco riscontro con ciò che si vede per strada, con i cassonetti gettacarte stracolmi, sacchetti di spazzatura ad affollare gli angoli di molte strade tanto in centro quanto in periferia, gli immancabili ingombranti e i residui dei giri di raccolta della differenziata che non sempre spiccano per puntualità. Partite della nazionale comprese. Se poi ci si aggiunge l’intervento del forte caldo, che accelera i processi di fermentazione dell’umido, con i cattivi odori che spesso invadono parti intere di strade, ecco che anche questa estate ha visto Palermo capitolare sotto la morsa della spazzatura.
La novità, tuttavia, è che si sta cercando il modo di far fronte allo stato di stasi di Bellolampo, con le vasche sature in attesa della costruzione della settima, per cui l’iter burocratico va avanti da tempo. Una soluzione che potrebbe voler dire evitare di portare i rifiuti fuori dalla Sicilia, con un risparmio oltremodo notevole per le casse della partecipata e di riflesso del Comune. «Possiamo utilizzare risorse per coprire i vuoti di organico facendo dei contratti con terzi. Abbiamo circa 130mila euro che bastano a coprire il fabbisogno. Abbiamo più di quanto avevamo per l’emergenza dei mesi scorsi – prosegue Caruso – Andremo avanti anche di notte per completare i lavori nella discarica di Bellolampo nella terza vasca bis, che ci consentiranno di abbancare rifiuti, superare l’emergenza e non portarli fuori dall’isola. Abbiamo già fatto tutti gli incontri con la Regione per fare approvare il progetto».
E poi c’è il tema della Tari, che anche se non con le percentuali attese, subirà un forte aumento per ogni famiglia. «In base al nuovo piano economico finanziario per gli anni 2021-2023 si dovranno pagare 21 milioni di euro, che saranno equamente distribuiti nei tre anni – dice ancora il presidente di Rap – Per le famiglie è previsto un aumento di 30 euro». Al di là dei vuoti nelle casse di Rap, però, Caruso trova altri responsabili per l’aumento stabilito. «L’evasione è sempre costante – dice – Il 70 per cento dei commercianti non paga. Circa metà delle famiglie evade il tributo» E la Rap va in sofferenza, con 650 unità lavorative in meno dal 2014 a questa parte. «Per potenziare la differenziata servono 350 nuovi operai e 50 autisti. Nei prossimi mesi dovremmo fare queste assunzioni e avanzamenti di mansioni – conclude Caruso – Abbiamo avuto il parere di un giuslavorista che ci consente di recuperare 92 operai della società. Non ci sono più impedimenti. Io e il direttore generale, nelle prossime settimane, prenderemo una decisione».