Palermo, a Pagani il primo di diversi crocevia Filippi: «Va alzata la soglia della sofferenza»

Da ora in poi, con il girone di ritorno entrato ormai nella fase clou, ogni partita sarà un vero e proprio bivio. E il Palermo, ancora in corsa per la qualificazione ai playoff nonostante il decimo posto in classifica a quota 36 punti e un rendimento al di sotto delle aspettative, deve decidere in fretta cosa fare. Davanti alla scritta ‘Pagani’ che indica la gara esterna con la Paganese valida per la trentesima giornata e in programma questa sera (il match, fissato inizialmente per domani alle ore 12,30, ha subìto due variazioni di orario e si disputerà oggi alle 20) sono due le opzioni per i rosanero. Percorrere il sentiero buio e senza sbocchi già esplorato domenica scorsa in occasione della sconfitta interna con la Juve Stabia, la decima in campionato (la quinta tra le mura amiche) e la terza nelle ultime quattro partite, o svoltare per una strada che, pur essendo in salita e piena di curve, sulla carta è ancora percorribile da una vettura come quella targata Palermo nel cui serbatoio dovrebbe esserci benzina sufficiente per raggiungere una posizione potenzialmente favorevole nella griglia dei playoff.

Gli uomini guidati da Filippi, tecnico che in questi giorni al Pasqualino di Carini ha diretto le sedute coadiuvato dal suo nuovo vice Fabio Levacovich con il quale da giocatore ha condiviso le esperienze professionali a Gela e al Teramo, per seguire la seconda direzione (quella che porta ad un posto al sole) dovranno innanzitutto superare l’ostacolo rappresentato dalla Paganese, squadra terzultima in classifica intenzionata a riscattare la sconfitta rimediata domenica ad Avellino e a rialzare la china dopo avere racimolato solo due punti nelle ultime quattro gare disputate. «Al di là dei moduli e della tattica, e questo vale per tutte le partite, bisogna alzare la soglia dell’attenzione e soprattutto della sofferenza – ha sottolineato Filippi – in questo campionato si vince non con il bel gioco ma soffrendo. Cosa è successo nel match con la Juve Stabia dopo avere vinto il derby? Abbiamo commesso errori individuali e di concentrazione sui quali abbiamo lavorato in settimana e sono convinto che non li ripeteremo». La squadra balbetta ma l’obiettivo è sempre lo stesso: «Non ho parlato con la società di traguardi ma noi dobbiamo assolutamente arrivare ai playoff, a prescindere da quella che sarà la posizione in classifica. I playoff sono il nostro obiettivo e dobbiamo provare a rincorrerlo fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata».

I rosanero, che hanno raggiunto la Campania con la nave, sono partiti in pullman (direzione porto) giovedì alle 19 dallo stadio (dove erano presenti circa quaranta ultras della Curva Nord Superiore e a proposito di tifosi, i quali grazie alla partnership del Palermo con la società REPX potranno ricevere a breve le carte prepagate della propria squadra del cuore in linea con i club più famosi al mondo, va segnalata la presenza all’esterno del Barbera di un altro striscione di contestazione – Società fantasma, giocatori assenti solo noi gli unici coerenti… – firmato Curva Nord Inferiore) dopo essersi allenati nel primo pomeriggio a Carini. Nel corso della seduta Filippi ha provato uno schieramento con dei tratti compatibili con la formazione titolare, con il trio in difesa formato da Somma, Palazzi e Marconi (che rientra dopo avere scontato un turno di squalifica) e Accardi, favorito in questo caso su Almici, e Valente esterni di centrocampo. In mezzo, la coppia formata da De Rose e Luperini, entrambi ancora in prima fila nonostante il rientro di Odjer dopo i due turni di stop per squalifica.

In merito alla sfida odierna contro la Paganese nel cui gruppo-squadra sono emersi due casi di positività al Covid, il rebus principale riguarda in attacco la sostituzione dello squalificato Lucca fermato per una sola giornata dal giudice sportivo in seguito all’espulsione (il centravanti, punito dall’arbitro per un’espressione blasfema pronunciata al momento della protesta, è il quinto giocatore rosanero espulso nelle ultime quattro gare) rimediata domenica scorsa. Il suo alter ego Saraniti, assente contro la Juve Stabia a causa di una elongazione ad un polpaccio, ha lavorato in gruppo ed è tornato a disposizione ma non è al top. Motivo per cui, al pari di Rauti inquadrato soprattutto come esterno offensivo, non è in pole-position nella corsa per la maglia di centravanti. Filippi, infatti, è tentato dall’idea Santana come suggerisce appunto l’ultimo allenamento in sede durante il quale l’argentino classe 1981 (che domenica al Barbera, con la base musicale de La mano de Dios dedicata a Diego Armando Maradona, è stato celebrato anche attraverso la messa in onda sui maxischermi di alcuni suoi gol del passato con la maglia rosanero e che in questi giorni ai microfoni di Trm ha dichiarato di volere restare a Palermo anche quando appenderà le scarpe al chiodo) è stato provato nel 3-4-2-1 come falso nueve supportato da Kanouté e Floriano.


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