Palermo, sul campo del Bisceglie è già vietato sbagliare Boscaglia: «Servirà una gara sporca, mi aspetto progressi»

Palermo, se ci sei batti un colpo. Dopo avere racimolato un solo punto nelle prime tre partite disputate, i rosanero sono chiamati a dare subito un segnale concreto di ‘presenza’. Che, senza troppi giri di parole, significa vincere a Bisceglie nel match (fischio di inizio alle ore 15) valido per la quinta giornata del girone C. Lo impone la classifica (anche se la stagione è solo all’inizio, i rosa si trovano in questo momento nei bassifondi e a nove punti di distacco dalla capolista Bari) e il carico di aspettative presente sulle spalle di una squadra che, risultati alla mano e anche alla luce dello zero nella casella dei gol fatti, non si è ancora calata nel clima di questo campionato di terza serie. La sconfitta rimediata a Teramo alla prima giornata sia una lezione da cui trarre insegnamento. Gli uomini di Boscaglia devono tenere sempre le antenne dritte consapevoli che ogni tratto della strada tortuosa e piena di curve che dovranno attraversare, immagine che richiama il livello di competitività del girone C, presenta delle insidie.

E’ proprio questo l’anello di congiunzione tra le gare contro le big come quelle già giocate contro Ternana e Avellino e le sfide apparentemente più abbordabili come quella in programma oggi sul campo del Bisceglie, squadra che pur essendo sulla carta inferiore al Palermo ha le carte in regola per dare del filo da torcere al più quotato avversario. I nerazzurri, ripescati in C per il secondo anno di fila (e non è la prima volta che accade dato che anche alla fine degli anni Ottanta il club pugliese ottenne per due anni consecutivi lo stesso beneficio) e partiti in ritardo rispetto agli altri a causa delle tempistiche necessarie per formalizzare l’iscrizione al campionato sulla falsariga del Foggia in seguito agli sviluppi legati alla combine tra Picerno e Bitonto, potranno mettere in difficoltà il Palermo facendo leva sulle proprie armi, ovvero la fame (alimentata, oltretutto, dal successo per 3-1 ottenuto mercoledì in trasferta nel derby con il Foggia e condito da una doppietta su rigore dell’ex di turno Cittadino) e la voglia di stupire. Risorse che, se vorranno imporsi allo stadio Gustavo Ventura, i rosa dovranno necessariamente portare con sé nei bagagli con cui sono partiti per la Puglia.

«Affronteremo una delle classiche squadre di categoria, abituata a giocare su certi campi e a battagliare – ha sottolineato Boscaglia – servirà da parte nostra una partita sporca su un campo, peraltro, piccolo e non perfetto dal punto di vista del manto erboso. Sappiamo di giocare contro un Bisceglie che è un bel mix di giocatori giovani e di esperienza e che sarà messo bene in campo. Troveremo certamente un avversario pronto ma anche loro dovranno trovarsi di fronte un Palermo altrettanto pronto. Mi aspetto notevoli miglioramenti – prosegue – perché stiamo iniziando ad essere competitivi sotto l’aspetto tecnico ma anche della condizione fisica e vogliamo dimostrare che quella attuale non è la nostra classifica». Pur consapevole dell’importanza del match, Boscaglia cerca di non esercitare ulteriori pressioni sulla sua squadra: «Se è una gara spartiacque? Non lo è e non dobbiamo assolutamente sprecare energie pensando ad agganciare le squadre che sono davanti. Non possiamo permetterci di ragionare a lungo termine, dobbiamo focalizzare l’attenzione solo sull’immediato e sulla gara da affrontare».

Per la sfida contro la compagine di Bucaro, tecnico palermitano accostato alla squadra della sua città all’inizio della passata stagione prima che la dirigenza optasse per Pergolizzi, sono ventuno i giocatori convocati. Nell’elenco, oltre a Somma che continua a gestirsi dopo la gara disputata a Terni il 7 ottobre al culmine di un periodo di inattività, non figurano neanche Marconi e Palazzi. Il primo è out a causa della piccola lesione da sovraccarico riportata domenica scorsa durante il riscaldamento prima della gara con l’Avellino, il centrocampista invece prosegue il lavoro di riatletizzazione dopo l’infortunio muscolare rimediato allo stadio Liberati contro la Ternana.

L’undici anti-Bisceglie? Boscaglia, che domenica scorsa ha toccato quota 400 gare da professionista in panchina, in conferenza ha detto che «la squadra non è ancora pronta per la difesa a quattro» (parole, tuttavia, che sanno di pretattica e che stridono con il lavoro svolto in settimana nel corso di sedute blindatissime oscurate agli osservatori esterni con un telone messo sia al Pasqualino di Carini che ieri mattina al Barbera). In questi giorni è stata rispolverata la difesa a quattro che oggi, al di là degli input inviati dall’allenatore alla vigilia, potrebbe essere formata da Almici (pronto al debutto con i rosa), Accardi, Lancini e Corrado, recuperato come Crivello da un problema muscolare ma in leggero vantaggio sulla corsia di sinistra nei confronti del concorrente palermitano. I due posti a centrocampo sono prenotati da Luperini e Odjer. In avanti, inoltre, la prima fila sembra occupata da Kanouté e Rauti a supporto di Lucca. E tra i titolari (salvo novità) c’è anche Valente, esterno offensivo in caso di 4-2-3-1 o laterale ‘a tutta fascia’ a sinistra se Boscaglia decidesse realmente di disegnare ancora la squadra con una difesa a tre come avvenuto nelle ultime due gare contro Ternana e Avellino.


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