Il capitano classe 1981, reduce da un lungo stop in seguito alla rottura del tendine d'Achille destro rimediata a dicembre, pensa ancora da giocatore: «Finché posso voglio godermi ancora questi momenti». Più che positive le prime impressioni sul tecnico Boscaglia e i nuovi acquisti
Santana e la sua voglia di lasciare ancora il segno «Carico e pronto a conquistarmi un posto in squadra»
Un altro rinforzo per il Palermo. Diverso, però, da quelli arrivati finora dal mercato perché in questo caso la new-entry si trova già in casa. Mario Alberto Santana, reduce da un lungo stop, può essere considerato a tutti gli effetti un nuovo acquisto. Dopo la rottura del tendine d’Achille destro rimediata lo scorso 8 dicembre in occasione della gara interna con l’Acireale, il capitano classe 1981 ha grande voglia di recuperare il tempo perduto e riassaporare il gusto del calcio giocato: «Sto bene – ha sottolineato in sala stampa a Petralia Sottana – sono tornato due giorni fa a indossare di nuovo le scarpe da calcio e sono molto contento e fiducioso anche perché ho notato che riesco a fare tutto ciò che fa il resto del gruppo. Mi sento molto carico e sono pronto per provare a conquistarmi un posto in questa squadra».
Dopo avere sposato la scorsa estate il progetto del Palermo 2.0, l’argentino intende arricchire con altre pagine il suo libro a tinte rosanero. Un bel volume con una copertina che profuma di record dato che nel prossimo campionato Mario diventerà l’unico giocatore ad avere frequentato con il Palermo tutte le categorie, dalla A alla D: «Questo mi fa molto piacere ma il mio obiettivo è quello di giocare tanti minuti e non soltanto uno. Il giorno del ritiro può essere vicino ma io non ci penso perché ragiono ancora da calciatore e finché posso, finché non capirò che è il caso di dire basta perché faticherò a dare ancora qualcosa dal punto di vista tecnico, vorrò godermi il Palermo e questi momenti. Stare insieme con i compagni e dare qualcosa ai giovani, è questo ciò che in futuro mi mancherà». Il momento in cui deciderà di appendere le scarpe al chiodo, in ogni caso, è proiettato nel futuro. Il presente fa rima ancora con calcio giocato e, nel caso specifico, con la gestione tecnica targata Roberto Boscaglia: «Mi ha fatto una buonissima impressione, è una persona che sa ciò che vuole e ciò che vuole fare, e mi hanno fatto un’ottima impressione anche i nuovi acquisti. Saraniti e Valente? Due ottime persone, si sono inseriti benissimo e sanno stare in un gruppo. Non c’è bisogno che io spieghi loro l’importanza della maglia che indossano – ha aggiunto – credo che tutti, compreso il mister, sappiano cosa significhi essere in una piazza come Palermo».
Santana, punto di riferimento nello spogliatoio per il suo carisma e la sua esperienza, sa che ha ancora tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista anche sul fronte tecnico: «La voglia di lasciare il segno ce l’ho da quando mi alzo fino a quando vado a dormire. Credo che con umiltà ed unità di intenti potremo mettere in difficoltà tutti gli avversari. Collocazione tattica? Sono un esterno d’attacco ma alla Pro Patria ho giocato da seconda punta. Sarà il mister a decidere dove potrò essere più utile alla squadra». Il concetto è valido, a centrocampo, anche per il neo-acquisto Palazzi. L’ex Monza, che si è già aggregato ai nuovi compagni in virtù del nulla osta da parte del club biancorosso e il cui trasferimento verrà perfezionato nei prossimi giorni, si è messo subito in evidenza segnando ieri un gol durante il suo primo allenamento con i rosanero in occasione di una partitella a ranghi ridotti. Stop, intanto, per Pelagotti. Il portiere – comunica il club sui canali social – si è sottoposto oggi ad indagine strumentale che ha evidenziato una distrazione muscolare di primo grado al soleo sinistro.