La ministra Azzolina visita la scuola vandalizzata allo Zen «Questo istituto è la casa del futuro, non siete mai soli» 

«Grazie per tutto quello che fate». Sono state queste le prime parole della ministra della Istruzione Lucia Azzolina nell’aula magna dell’istituto comprensivo Giovanni Falcone a Palermo. La scuola di via Pensabene, nel quartiere Zen, nelle ultime settimana è stata presa di mira più volte dai vandali e i raid e i furti sono stati anche al centro di un comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica in prefettura in questi giorni. 

La ministra è stata accolta dalla dirigente scolastica Daniela Lo Verde e ha incontrato anche gli insegnanti. «Sono felice che la ministra sia qui – ha detto la preside – a raccogliere non solo i problemi e le istanze, ma anche l’importanza e l’entusiasmo con cui svolgiamo le nostre attività e assicuriamo la nostra presenza in questo territorio». Attività che non si sono interrotte nemmeno durante il lockdown per il coronavirus. «Questa è la nostra casa. E lo è anche per i ragazzi con cui abbiamo sviluppato questo senso di appartenenza. Abbiamo deciso che non dovevamo perdere neppure uno di loro e abbiamo raggiunto questo obiettivo, il più importante». 

La ministra Azzolina ha ricordato che «la funzione della scuola è occuparsi di tutti i ragazzi, nessuno escluso. Se non lo fa, ha fallito. Per questo ringrazio questa scuola e voi docenti che fate un lavoro importante anche in condizioni difficili». Un istituto scolastico che per la ministra è stato trasformato in «una casa del futuro». 

Facendo i conti poi con l’apertura del prossimo anno scolastico a settembre, la ministra ha affermato che «se fosse necessario, faremo lezioni ordinarie anche fuori dalle scuole nei luoghi di cultura: cinema, musei, teatri, archivi e biblioteche. Portare gli studenti in quei luoghi è un valore aggiunto che serve – ha proseguito Azzolina – perché da soli non ci andrebbero». La ministra dell’Istruzione ha poi continuato chiarendo che l’obiettivo adesso è quello di «migliorare gli spazi attualmente disponibili, cercarne degli altri fuori dalla scuola, anche per avvicinare gli studenti al mondo della cultura, e potenziare l’organico dei docenti e del personale Ata». 

Intanto, proprio oggi è stato pubblicato un bando da 236 milioni di euro: «Ogni scuola secondaria di primo grado potrà avere fino a 100mila euro e le scuole secondarie di secondo grado fino a 120mila euro per comprare i libri di testo, device e zainetti agli studenti meno abbienti. La scuola – ha concluso la ministra – deve arrivare a chi ha più difficoltà: nessuno deve restare indietro, soprattutto in terre come la Sicilia».


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