«Vi sono al momento una serie di elementi che determinano incertezza sui costi complessivi del servizio in città nel 2020», spiegano gli assessori Marino e D'Agostino. In ogni caso la giunta e il consiglio vorrebbero evitare un nuovo aumento in bolletta
Tari, arriva la proposta di non ritoccare la tariffa «Costi superiori? Compensare con fondi regionali»
Lasciare la Tari così com’è, senza aumenti. Questa la proposta del consiglio comunale di Palermo che la ragioneria generale del Comune ha inviato ai revisori dei conti. Significherebbe che le tariffe rimarrebbero immutate rispetto al 2019. La proposta poggia sull’emergenza Covid-19 e l’auspicio di potere compensare le entrate con fondi regionali.
«Vi sono al momento – spiegano gli assessori Marino e D’Agostino – una serie di elementi che determinano incertezza sui costi complessivi del servizio in città nel 2020, a partire dagli extracosti sostenuti dall’azienda per il conferimento fuori provincia e per finire appunto all’entità delle esenzioni e riduzioni che dovranno essere applicate sulla base dei provvedimenti dell’Arera e dei governi nazionale e regionale».
Allo stato attuale, quindi, non è possibile dire se il costo del servizio di gestione di rifiuti lieviterà rispetto al 2019, determinando dunque la necessità di reperire ulteriori entrate. Bisogno che di norma viene soddisfatto con un innalzamento della tassa. «Solo in un secondo momento entro la fine dell’anno sarà possibile valutare con precisione i costi complessivi che potrebbero essere maggiori dello scorso anno o uguali – proseguono gli esponenti della giunta Orlando – La proposta della giunta è che l’aumento sia spalmato su tre anni, durante i quali potrebbe però essere a sua volta compensato dall’auspicabile realizzazione della settima vasca (di Bellolampo, ndr) e dall’avvio di altri impianti che ridurrebbero i costi complessivi».