Salvini: «A Palermo ringraziato da donna nigeriana» Ma lei smentisce: «Falso, non sono contro gli sbarchi»

«Il ministro l’ho fatto nell’interesse del mio Paese». Dura poco più di trenta minuti l’accorato discorso di Matteo Salvini davanti al Senato chiamato a votare sull’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno, accusato di sequestro di persona per il blocco della nave Gregoretti. Trenta minuti in cui il leader della Lega cita anche un curioso caso accaduto a Palermo, quello dell’incontro con una donna di colore, avvenuto tra le palme di piazza Vittoria e raccontato da MeridioNews nel giorno della visita in città di Salvini.

«Quando dico italiani – dice l’ex ministro – io ricordo anche la donna che ho incontrato settimana scorsa a Palermo, nigeriana, che presiede un’associazione di volontariato che combatte contro lo sfruttamento della prostituzione, che ha ringraziato chi ha ridotto gli sbarchi perché ha salvato tante donne dalla strada e dalla prostituzione in questo Paese».

La donna in questione è Osas Egbon, che si è ribellata lei stessa alla tratta delle donne e oggi è presidente dell’associazione Donne di Benin City, impegnata nel quotidiano a salvare dalla strada molte sue connazionali, e la sua versione dei fatti non è affatto coerente con quella di Salvini. «Non gli ho detto grazie – racconta – perché dovrei dirgli grazie? Grazie per cosa? Non voglio fermare gli sbarchi, il nostro Paese è vittima della corruzione, anche da parte degli europei, bisogna far entrare le persone che cercano un futuro migliore. Io stessa ho studiato in Nigeria, ma non ho potuto continuare la mia vita lì. Non faccio politica, non voglio farne e non voglio essere usata».

«Gli ho chiesto perché non gli piacciono gli immigranti – continua -, lui ha spiegato che non gli piacciono solo gli immigranti non in regola. Gli ho detto allora che siamo un’associazione per le vittime di tratta, che abbiamo una casa in cui accogliamo tante donne, ma che senza finanziamenti non possiamo fare più di questo. Lui però a questo non ha risposto».


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