Esposto alla Corte dei Conti per i debiti della Regione Da anni non paga le bollette per i server informatici

Si riaccendono i riflettori sui rapporti tra la Regione e Sicilia Digitale, la partecipata che si occupa della gestione dell’infrastruttura informatica al servizio della pubblica amministrazione. La questione era emersa nelle scorse settimane, nell’ambito del tema più ampio della quantificazione dei debiti fuori bilancio. In quell’occasione, un intervento del deputato cinquestelle Nuccio Di Paola aveva portato alla luce un debito di quasi cinque milioni che l’assessorato all’Economia avrebbe con Sicilia Digitale. Società, quest’ultima, che da tempo non naviga in buone acque dal punto di vista finanziario. 

Oggi i cinquestelle sono tornati alla carica affermando che è impossibile sostenere che l’assessore Gaetano Armao non ne fosse a conoscenza: esiste un carteggio in cui il vicepresidente della Regione è sempre messo in copia. Ma da dove nascono i debiti nei confronti di Sicilia Digitale? La storia affonda le radici alla fine degli anni Duemila, quando la Regione stabilisce alcuni propri uffici e altri di società legate all’assessorato all’Economia nello stabile di via Tahon de Revel, a Palermo. Lì dove ha sede anche Sicilia Digitale, all’epoca ancora Sicilia e-servizi. 

Tra le parti si stipula anche un contratto di sub-affitto che prevede il pagamento da parte della Regione delle somme relative ai canoni che vanno pagati al privato per gli spazi occupati. L’accordo, tuttavia, rimane solo sulla carta; non passa molto da quando la Regione inizia a non trasferire più le relative risorse a Sicilia Digitale, lasciando di fatto a quest’ultima il pagamento di affitti e bollette. Comprese quelle dell’energia elettrica che, in un immobile in cui da qualche anno si trovano posizionati anche i grandi server necessari a mandare avanti la macchina amministrativa, non sono un costo secondario. 

Il rimpallo di responsabilità, tra contratti non riconosciuti dagli attuali vertici dirigenziali e tentativi falliti di componimenti bonari, si è protratto fino agli ultimi mesi. E pare destinato ad andare avanti, proiettando in un futuro al momento non ben individuato la resa dei conti su chi dovrà farsi carico del fardello finanziario. In una nota del maggio scorso, i vertici di Sicilia Digitale – l’amministratore unico Carmine Canonico e il direttore generale Dario Colombo – rispondendo a una comuncazione del dipartimento Finanze e credito mettono in guardia la Regione. «Se Sicilia Digitale non sarà messa nelle condizioni di provvedere al pagamento dei costi per i consumi di energia elettrica ascrivibili alla Regione Siciliana, in forza peraltro di contratti regolarmente sottoscritti – si legge – non si riterrà responsabile degli eventuali danni che potranno essere arrecati per l’impossibilità di mantenere sotto tensione i sistemi attualmente gestiti, stante l`insostenibile situazione finanziaria cui la società è sottoposta ormai da anni».

A occuparsi della vicenda, i cui risvolti sono ancora da scoprire, potrebbe essere anche la magistratura contabile. Il Movimento 5 stelle, infatti, ha depositato un esposto alla procura della Corte dei conti. «Questo indecente e infinito rimpallo di responsabilità non solo non ha portato a nulla, ma ha pure fatto lievitare i debiti e i relativi interessi provocando un probabilissimo danno erariale», commenta il deputato Di Paola.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]