La migliore in casa contro la migliore in trasferta Giugliano-Palermo, nell’aria profumo di big-match

Pergolizzi si aspetta risposte importanti sul piano dell’intensità e del carattere? Nel girone I del campionato di serie D è difficile, in questo momento, trovare in trasferta un impegno più probante della sfida contro il Giugliano. La compagine campana, avversaria domani dei rosanero nel match della quattordicesima giornata in programma alle 14,30 a Mugnano di Napoli, Comune campano in cui è nato il doppio ex di lusso Giulio Migliaccio, finora ha sempre vinto tra le mura amiche (sei su sei allo stadio Vallefuoco, casa degli uomini di Agovino in attesa della consegna del De Cristofaro di Giugliano al momento inagibile a causa dei lavori di ristrutturazione) e ha viaggiato in termini realizzativi con una media di tre gol a partita.

Bastano questi dati, in aggiunta ai numeri altisonanti della coppia-gol (De Vena-Caso Naturale) più prolifica del torneo con 14 gol totali, per certificare l’alto coefficiente di difficoltà che sul fronte rosanero presenta il match di domani. Un coefficiente, comunque, valido anche per i padroni di casa quarti a quota 22 punti chiamati contro la capolista a confrontarsi con la squadra che fuori casa vanta il miglior rendimento del campionato (cinque vittorie e un pareggio) e la migliore difesa con un solo gol, peraltro un’autorete, incassato nelle sei partite disputate lontano dal Barbera.

Uno sguardo veloce sul recente passato può servire ad affrontare meglio il presente. Il Palermo visto a Palmi contro l’ultima in classifica, facendo riferimento all’ultima gara esterna, avrà serie difficoltà ad imporsi domani su un campo sintetico (e un po’ più stretto rispetto alle misure standard) contro la formazione campana neopromossa in D e accompagnata sempre da entusiasmo e voglia di stupire. Se invece l’undici di Pergolizzi si metterà sullo stesso livello dell’avversario dal punto di vista della carica agonistica confermando gli aspetti positivi emersi domenica scorsa nel match casalingo contro l’ACR Messina la strada verso il successo sarà meno tortuosa. Il percorso, sul versante tattico, è stato tracciato. Anche se ieri al tramonto della seduta al Pasqualino di Carini è stata provata la difesa a tre in una partitella a ranghi misti dieci contro dieci, la formula base rimane la linea difensiva a quattro. Da contestualizzare in un 4-3-1-2 o 4-3-3. Più probabile il primo modulo con Ambro trequartista a supporto di Ricciardo e Felici ma il recupero di Santana, impiegabile in ogni caso anche dietro le punte, dà impulso all’ipotesi tridente.

Dopo avere scontato il turno di squalifica, intanto, torna Lancini che sarà affiancato da uno tra Accardi e Peretti (favorito il palermitano, arruolabile dopo avere saltato giovedì il test con il Città di Carini a causa di una sindrome influenzale) nella retroguardia supportata sulle corsie esterne da Vaccaro e Doda, esterno destro che ieri assieme all’altro rosanero di origini albanesi Kraja ha fatto visita alla sede dell’ASD San Giorgio Piana a Piana degli Albanesi anche per manifestare vicinanza ai loro connazionali in un momento particolarmente delicato per il Paese colpito nei giorni scorsi da una forte scossa di terremoto. Nell’elenco dei convocati del Palermo, che intanto ha segnato un gol nel campo del sociale dicendo no in un video ad ogni forma di discriminazione, figurano ventuno giocatori. C’è anche l’attaccante Lucera, ieri out per la febbre. Oltre a Ficarrotta, che deve scontare l’ultima delle tre giornate di squalifica e al terzo portiere Corallo, mancano Mendola e i tre (Crivello, Sforzini e Corsino) fermi ai box.


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