Mozione di sfiducia per l’assessore Giusto Catania «Assenza di dialogo e di confronto democratico»

«Sto per presentare una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Giusto Catania»,  questo l’annuncio del leader di Più Europa Fabrizio Ferrandelli. «La mozione – precisa Ferrandelli – poggia su diversi punti di criticità e di mancato rispetto istituzionale. L’assessore Catania, infatti, mostra assenza di dialogo e confronto democratico con l’organismo consiliare, glissando nei fatti la possibilità di un percorso condiviso che possa, con atti deliberativi e strumenti propri dell’organo, affrontare e risolvere definitivamente importanti problemi». La questione più recente secondo Ferrandelli riguarda la modifica di giorni e orari della Ztl «in sfregio alla legge che impone la regolamentazione della materia con delibera di consiglio comunale. Procedura che l’assessore vorrebbe disattendere emanando d’imperio un suo provvedimento. Catania – continua Ferrandelli – è anche chiamato a rispondere della mancata definizione dell’iter del PRG che doveva concludersi, come da determina sindacale, entro il 31 ottobre 2019».

Un ulteriore punto di contestazione è la mancata trasmissione al Consiglio Comunale del Contratto di servizio di Rap (scaduto ad agosto 2019) che sta determinando incertezze a cittadini e lavoratori, pregiudicando la corretta gestione del ciclo dei rifiuti. Altrettanta preoccupazione del leader di Più Europa è in merito alla gestione del trasporto pubblico in città. «Si constata, infatti, una sensibile riduzione delle corse e un preoccupante disequilibrio nei conti dell’azienda in questione. A queste puntuali contestazioni seguono continue offese alla cittadinanza da parte dell’assessore Catania, squalificando il ruolo che riveste». 

Insieme a chi vorrà sottoscriverla, aggiunge, «ci rivolgeremo a tutta l’aula affinché, a salvaguardia del rispetto istituzionale che merita l’organismo di pianificazione e controllo, condivida con noi lo spirito di questo segnale politico. Infine, pur non essendo oggetto della mozione, lungi dal voler essere una strumentalizzazione politica, chiediamo sempre all’assessore Catania di far chiarezza circa il presunto abuso segnalato dalla trasmissione Le Iene che riguarderebbe un cancello del proprio condominio che interdirebbe un’area pubblica. Se tale fatto fosse riscontrato – conclude Ferrandelli – è inutile dire che comprometterebbe qualsiasi credibilità in relazione non soltanto alle dichiarazioni che ha rilasciato ma anche delle istituzioni che rappresenta».

Molto più generalizzata invece la visione del gruppo del M5s a Sala delle Lapidi: «Una paralisi che fa male alla città. una maggioranza ormai inesistente, Leoluca Orlando prenda atto che la sua esperienza è terminata e si dimetta. Fra ripicche e cancelli, la resa dei conti nella maggioranza e nessun atto utile per la città viene discusso e votato in Consiglio comunale, e restano congelati atti che potrebbero migliorare la qualità della vita dei palermitani, come il Regolamento sui Beni Comuni, la partecipazione attiva, il decentramento amministrativo, quello sui rifiuti e gli ispettori ambientali, quello sugli impianti sportivi, sui Dehors e tanti altri. Per non parlare della necessità, già formalizzata per iscritto al Presidente e a tutti i componenti del Consiglio comunale e ampiamente disattesa, di esprimersi sulla proposta di Regolamento sull’inclusione sociale, per scongiurare il rischio concreto per Palermo di perdere una quota importante dei 12 milioni di euro del Pon Inclusione. È una agonia, una maggioranza che non ha nessuna idea e visione: Il problema non riguarda soltanto il singolo assessore ma l’intera squadra del sindaco Orlando, compresa un’accozzaglia di Consiglieri radunata solo per le votazioni, in assenza di un vero progetto comune». 


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