Strade provinciali, una nuova manifestazione a Corleone «Finora ping pong di competenze tra provincia e regione»

«La burocrazia ferma tutto». Pippo Cardella ne è certo: lo stato disastroso di gran parte delle strade provinciali dipende dal «ping pong di competenze tra provincia e regione che c’è stato finora». Ecco perché il neonato comitato cittadino Vogliamo la strada Corleone/Partinico, di cui Cardella è uno dei promotori, ha indetto una manifestazione per chiedere condizioni dignitose per la sp4 e la sp2. L’incontro si terrà domenica 17 novembre alle ore 18.30 presso il salone Papa Giovanni di Corleone. 

Saranno presenti i sindaci del comprensorio, e l’invito a partecipare è rivolto a tutta la cittadinanza. Dopo la manifestazione dello scorso sabato, partita dal Comune di Contessa Entellina e proseguita lungo la sp21 per documentare lo stato penoso della provinciale, non è da escludere una simile protesta sulle strade anche lungo la sp2 e la sp4.  «Intanto partiamo dalla politica locale – afferma Cardella – Quello che chiediamo è un tavolo tecnico che metta insieme tutti gli enti, dallo Stato alla regione fino alla provincia e ai sindaci più noi come comitato, per superare le divergenze e le difficoltà che durano da anni». Come denunciato dal sindaco di Contessa Entellina Leonardo Spera, l’attuale città metropolitana nel corso del tempo ha dichiarato di non avere a disposizione né le risorse economiche né quelle umane per mandare avanti i progetti esecutivi che la Regione ha in parte finanziato. Una ricostruzione confermata dal dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture Fulvio Bellomo.

«Quando la provincia presenterà i progetti sulla sp4 e sulla sp2 allora noi li esamineremo – afferma Bellomo – Ammesso che siano tra quelli finanziati. La provincia di Palermo è molto indietro in questo senso, hanno più di 15 milioni di euro di strade finanziate ma senza progetti. Ora li stiamo aiutando noi attraverso i geni civili e l’ufficio speciale della progettazione. Di fronte le inadempienze finalmente la provincia ha chiesto aiuto alla Regione. Ma non è detto che verranno garantiti tutti i soldi, visto che si tratta di fondi che dovranno essere spesi entro il 2021».

Quel che è certo, in ogni caso, è che insieme allo stallo resta l’inaccessibilità delle provinciali. A preoccupare è anche il forte vento di questi giorni. «Intanto noi a Corleone restiamo isolati – osserva ancora Cardella – Un isolamento che è cominciato dal punto di vista storico con la mafia ma che adesso è politico. Le strade oltre a essere percorribili devono essere rese sicure. Faccio presente che le due provinciali collegano due ospedali: se ad esempio da Partinico si vuole portare, che so, un campione di provette per farle analizzare dal laboratorio di Corleone si deve effettuare il giro da Palermo. Con chilometri in più e costi in più per l’azienda sanitaria. Per non parlare del turismo. Qui da noi le persone vengono per un giorno o due al massimo. Se per esempio qualcuno arriva a San Vito Lo Capo magari un salto a Corleone lo vuole fare, ma con questa viabilità è impossibile. Voglio infine ribadire che noi come comitato non abbiamo appartenenze politiche, vogliamo smuovere le acque».


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