Sicanium, il gioco da tavolo per scoprire la Sicilia «Un modo diverso per valorizzare la nostra Isola»

«Un viaggio fatto di cultura e di emozioni». È questa la descrizione che gli ideatori fanno di Sicanium, ta cuntu jucannu (te la racconto giocando), il gioco da tavolo che porta alla scoperta della Sicilia. Presentato durante il Ttg travel experience di Rimini – la manifestazione di riferimento per la promozione del turismo mondiale e per la commercializzazione dell’offerta turistica italiana nel mondo – Sicanium è stato progettato e realizzato dalla Pmi innovativa siculo-lucana iInformatica Srls

«L’obiettivo è valorizzare la Sicilia in modo nuovo», racconta a MeridioNews Demetrio Cavara. Un tabellone azzurro con l’Isola disegnata in verde e vari puntini colorati, collegati tra di loro, che segnano 56 Comuni siciliani sparsi in tutte le province, sono la base del gioco. Un massimo di sei giocatori per volta, ognuno con la propria card missione in mano, «vanno alla scoperta dei diversi territori attraverso differenti tipi di caselle: 15 hanno elementi artistico-culturali, quattro fanno riferimento a elementi gastronomici e altre cinque si concentrano invece su elementi paesaggistici». 

Cinque sono le città di partenza: Cefalù, Enna, Gela, Augusta e Milazzo. Tutti devono arrivare a Trapani avendo raccolto almeno tre elementi, rispondendo a delle domande pensate sul Comune e sui territori limitrofi. Non senza incontrare lungo il percorso ostacoli e insidie: le caselle rosse, quelle brigante, rappresentate dai territori di Castellammare del Golfo, CaltanissettaRandazzo. «Queste sono state messe apposta per mescolare le carte in tavola. Chi ci arriva può rubare un elemento a un avversario se risponde bene, altrimenti – illustra Cavarra – per penitenza, resta fermo per un turno». 

Archimede è l’elemento scelto per rappresentare Siracusa, Vincenzo Bellini è il simbolo di Catania, per Palermo sono stati scelti i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, a rappresentare Racalmuto ci pensa Leonardo Sciascia mentre per Militello in Val di Catania è stato scelto Pippo Baudo. Ma non ci sono solo persone, il simbolo di Ragusa è infatti il tipico formaggio Ragusano, mentre per Messina c’è l’orologio astronomico del Duomo. «Abbiamo cercato di introdurre elementi diversi tra loro per rendere il gioco il più variegato possibile e ci siamo dovuti limitare, perché la nostra terra offre davvero molti spunti», sottolinea Cavara. 

L’idea è arrivata dopo Lucanum – Il gioco della Basilicata che era stato realizzato in occasione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Il gioco, adesso, è stato declinato sull’Isola dove la società ha due sedi (una a Trapani e una a Catania, oltre quella di Matera) e nove risorse umane: il socio fondatore Giuseppe Oddo, gli sviluppatori dell’applicazione Vincenzo Ribaudo e Diego Carmine Sinitò, il responsabile del progetto Saverio Gianluca Crisafulli, il web developer Davide Liga, Cristiano Di Gabriele che è l’artista dell’opera, il disegnatore Gioele Gargano, e per finire Federica Oddo e Demetrio Antonio Cavara, che sono i responsabili dei contenuti territoriali e storici. Al momento, è possibile ordinare il gioco sia in italiano che in inglese sul sito online, oltre che scaricare un’applicazione per smartphone del gioco. «Ma stiamo prendendo accordi con diversi punti vendita in tutta la Sicilia dove presto sarà acquistabile», promette Cavara.


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