Rifiuti, inaugurato il centro di raccolta in via Nicoletti Ora il progetto per altri cinque finanziati dalla Regione

Il primo cittadino Leoluca Orlando ha tagliato il nastro del nuovo centro di raccolta comunale dei rifiuti in via Nicoletti, nella zona di Sferracavallo. Un’area questa che rientra nella strategia di implementazione della percentuale di raccolta differenziata dell’amministrazione messa in atto dalla Rap. Come conferma il suo presidente Giuseppe Norata a Meridionews: «Proseguono i percorsi per crescere nel campo della raccolta differenziata, stiamo efficientando il parco mezzi, e con questa apertura possiamo dare impulso ex novo alla raccolta differenziata. Per esempio in via Ugo La Malfa abbiamo già fatto degli incontri con attività commerciali e produttive che vogliono essere coinvolte». 

Il sito, che si aggiunge ai due aperti a Brancaccio, in via dei Picciotti e a Borgo Vecchio, in piazzetta della Pace, sarà aperto tutti i giorni dalle 7 alle 17, compresa la domenica mattina. Alla fine del percorso viene computato il quantitativo di rifiuti conferito che viene commutato in biglietti Amat per la mobilità pubblica sostenibile. Un’apertura che però non soddisfa ancora del tutto: «Sono ancora personalmente deluso perché tre centri sono ancora pochi per una città come Palermo – aggiunge Norata –  Però è un grande passo avanti rispetto allo zero che ho trovato quando mi sono insediato. Questo è il terzo in un anno, un discreto risultato ma come dicevo poco soddisfacente. La città ha bisogno di almeno 20 centri di raccolta perché l’obiettivo è quello di averne uno per ogni quartiere seguendo il principio di prossimità, ovvero andando incontro al cittadino. Questo è un sito ideale per conferire questo tipo di rifiuti per due ragioni: apriamo al cittadino, che trova pulizia e personale gentile e preparato e il rifiuto differenziato riceve anche un riconoscimento di premialità». Saranno necessari 150 punti per ottenere un biglietto Amat gratuito. La Rap ha calcolato, sulla scorta di dati storici di produzione procapite, ovvero di 500 chili per abitante in un anno, che un nucleo familiare medio di quattro persone può arrivare a ottenere fino a 5mila punti. 

Un percorso che si muove su più step quello del Comune, il primo è quello di servire tutte e otto le circoscrizioni, l’altro è quello di raggiungere ogni quartiere. Il prossimo centro di raccolta «sarà quello della rotonda di via Oreto, un sito confiscato, che ha tutti i requisiti per essere utilizzato come centro di raccolta a servizio del cittadino», sottolinea il presidente della Rap. «Oggi sarà approvata dalla giunta la delibera che ne prevede altri cinque – afferma l’assessore comunale all’Ambiente Giusto Catania – che andranno a finanziamento della Regione per un totale di circa 4 milioni di euro e un ampliamento del punto di viale dei Picciotti per altri 300mila euro. Quindi presenteremo alla Regione questo progetto e siamo fiduciosi che potrà essere accolto perché rientra all’interno di una strategia: ridurre i rifiuti, ampliare la raccolta differenziata e intervenire per evitare questo assurdo abbandono di ingombranti nella nostra città». 

La situazione della raccolta continua «nonostante le mille criticità che sono note – aggiunge Norata a Meridionews – comunque la città non ha sofferto molto in termini di raccolta con la responsabilità che mi sono preso, insieme ai dirigenti, di confinare l’eventuale emergenza a Bellolampo. Ancora c’è qualche problema con la discarica Oikos del catanese, riguardo i rifiuti provenienti dal nostro impianto fisso di Tmb: non vengono considerati da loro conformi nonostante i certificati e le omologhe. Dicono che presentano caratteristiche odorigene eccessive rispetto al sito di conferimento, quindi soffrono di un problema sociale perché i cittadini si ribellano. È triste capire che i rifiuti di Palermo puzzano più di quelli di Catania o di Siracusa». 

Il percorso in salita della città riguardo lo spinoso tema rifiuti quindi prosegue nell’ottica di superare gli ostacoli, sottolinea Orlando: «Va avanti questo cammino di cambiamento culturale, che costituisce il presupposto perché la Rap possa svolgere la sua attività senza impedimenti. Invito i cittadini a fare una scelta conveniente: di scegliere di vivere in una città dove è bello vivere, piuttosto che in una dove si possono lanciare materassi e reti dove capita e dove gli oli esausti producono inquinamento delle acque. Anche questo è un modo concreto per dire che questa è una città che è cambiata e che vuole continuare a cambiare». 


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