Da Modica ai tour europei, fino al palco di Sanremo Rock Iozzia: «Occasione per chi non ha una casa discografica»

«Usciamo da questa solita gabbia di pareti e
parole»
. Così il cantautore modicano Andrea
Iozzia
invita metaforicamente chi lo ascolta a
salire sulle Nuvole: canzone con cui è entrato
nella rosa dei cantautori finalisti per il Sud Italia
in gara a Sanremo rock, contest dedicato ai
cantautori indipendenti. «Ero in viaggio con il
mio gruppo Baciamo le mani 
– racconta a
MeridioNews – e guardando le nuvole ho immaginato un amore profondo in senso lato,
che va da padre in figlio o da fratello a fratello».

Ventinove anni, modicano, diplomato al liceo
pedagogico-musicale. Ma, soprattutto, un
background che include chitarra classica,
violoncello e basso, studiati da autodidatta. E,
come se non bastasse, tecnico del palco sia per
le luci che per il suono. Andrea Iozzia nasce e
vive – si fa per dire – a Modica, dove passa da un
palco all’altro o da dove parte per una tournée. «A me piace la musica, purché sia suonata
bene», racconta il cantautore.
La sua carriera, infatti, inizia da violoncellista nel
2009 con il gruppo etereo-pop Veivecure, e prosegue nel 2012 da bassista con il sound ska
dei Baciamo le mani, con cui firma un sodalizio
che dura ancora oggi. «Avrei dovuto sostituire il
bassista precedente solo per qualche concerto – spiega Iozzia – Ma dopo una settimana mi hanno comunicato che ero diventato un membro
ufficiale del gruppo. Iniziammo così le prime
tournée insieme, dall’Olanda al Belgio a Londra.
E da allora non ci siamo più lasciati». 

Poi,
ancora, in tour con il cantastorie Davide di
Rosolini.
Per il giovane modicano una cosa non esclude
l’altra nella musica. «Il mio habitat naturale è il
rock degli anni Settanta, i Pink Floyd per fare un
nome, insieme al blues
. Ma non sono una
persona che resta nella propria comfort zone. Mi piace avere sempre nuovi stimoli anche se non è
facile passare da un genere all’altro, studiarne i
fraseggi. È come cambiare casa in cui doversi
riambientare
».
Né possono esistere pregiudizi, come dimostra la
scelta di suonare strumenti a volte meno
acclamati da chi sta sotto il palco. «Il basso è
fondamentale per la ritmica
, insieme alla
batteria. Sono solo quattro corde, ma senza
questo strumento nei pezzi si creerebbe un vuoto facilmente percepibile», aggiunge il
musicista. 

Ma non è finita, c’è ancora uno strumento nelle
corde del modicano: la voce. Lo scorso febbraio è
uscito online e nei punti vendita modicani il suo
disco da cantautore, Blocknotes – appunti di
viaggio
, che contiene il singolo Nuvole, in gara a
Sanremo rock. «Il disco è stato realizzato quasi
interamente da me. Ho suonato di tutto, dalla
batteria alla chitarra al basso e l’ho registrato.

Poi ho chiesto ad amici musicisti di suonare parti
di sassofono, tastiera e assoli vari. Dentro c’è
tutto il mio background, dal cantautorato a parti
in inglese
». 

La partecipazione a Sanremo rock è avvenuta
tramite la selezione online. Se il cantautore
supererà le ulteriori fasi, potrà accedere alla
finalissima del 7 giugno a Sanremo. Tra le
possibilità che il contest offre, oltre alla vittoria
in sé, un contratto discografico e la
partecipazione a importanti manifestazioni
rock
. «Si tratta di un’opportunità concreta – spiega – D’altronde, rispetto al parallelo Festival di
Sanremo Big e Giovani,
 questo contest nasce
per quegli artisti che non hanno già una etichetta
discografica importante alle spalle».


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