Blutec, ammortizzatori sociali prorogati fino a dicembre Provenzano: «Bene nomina Glorioso ora si può ripartire»

Sblocco degli ammortizzatori sociali fino a dicembre e un nuovo tavolo da aprire con urgenza. Ad annunciarlo è il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano oggi pomeriggio a Palermo durante la sua seconda visita istituzionale dell’Isola. Una visita, stavolta, che mette al centro i temi del lavoro e dello sviluppo. Partendo proprio da quella che lo stesso ministro non stenta a definire «la crisi industriale più grave che abbia mai vissuto la Sicilia, spesso dimenticata anche a livello nazionale»: la vertenza Blutec.

La buona notizia per i lavoratori è che finalmente dal Mef è arrivato l’ok al decreto che consente il prolungamento della cigs per le tute blu rimaste senza dal primo luglio. «Nei prossimi giorni – ha assicurato parlando con i giornalisti al termine degli incontri con le organizzazioni dei lavoratori – sbloccheremo questa situazione che non è risolutiva, ma risponde all’emergenza sociale degli operai e delle loro famiglie». Una boccata di ossigeno per gli i circa mille lavoratori – 670 ex Fiat e 300 dell’indotto – anche se rimane da sciogliere il nodo principale legato al piano di rilancio industriale dello stabilimento dopo l’addio di Fiat, oggi Fca, nel 2011, e mai realmente decollato.

Non a caso, il ministro ha posto la necessità di un’accelerazione sulla vertenza Blutec promettendo la «riapertura con urgenza di un tavolo su Termini Imerese perché quello che già c’era era fermo». Un annuncio che arriva proprio oggi nel giorno della nomina dei tre commissari straordinari della società Blutec e Ingegneria Italia, dopo il sequestro dell’azienda. Oltre a due nomi sorteggiati, è arrivata anche la riconferma per Giuseppe Glorioso, già amministratore giudiziario, unico dei tre a essere stato nominato dal Mise

Ed è lo stesso Provenzano a rivelare di aver chiamato nel pomeriggio il neo commissario per complimentarsi della sua nomina, un passaggio che non stenta a definire «decisivo non solo per aver un po’ più di tempo ma anche per poter ripartire. Ora – ha ribadito prima di andar via -, dobbiamo riaprire con urgenza il tavolo sul rilancio industriale di Termini Imerese». Chissà che stavolta non sia finalmente la volta buona, dopo 8 anni di promesse poi rivelatesi dei flop.


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