Giovanni Orcel, il ricordo a 99 anni dall’omicidio

Lunedì 14 ottobre, per il 99° anniversario dell’assassinio di Giovanni Orcel, segretario della Federazione dei Metallurgici di Palermo, la Cgil lo ricorda con la deposizione di una corona, alle ore 9, davanti alla lapide in corso Vittorio Emanuele, all’incrocio con via Collegio del Giusino, nel luogo dove il dirigente sindacale, che aveva 33 anni, venne colpito a morte. Interverranno Enzo Campo, segretario generale Cgil Palermo, Dino Paternostro, responsabile Legalità e memoria storica Cgil Palermo, il presidente del centro Impastato Umberto Santino e il vice sindaco di Palermo Fabio Giambrone

«Orcel contribuì in modo determinante a rendere la Camera del Lavoro di Palermo punto di riferimento per le lotte operaie e contadine – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo – Nel progetto di recupero della memoria storica dei protagonisti del movimento operaio e contadino della Cgil, la figura di Giovanni Orcel è stata accostata a quella di Nicola Alongi, ucciso a Prizzi pochi mesi prima, nel febbraio dello stesso anno. L’anno prossimo, per i cento anni, ricorderemo entrambi».

«Il ricordo di quest’anno – aggiunge anche il responsabile Legalità e memoria storica di Cgil Palermo Dino Paternostro – ci aiuta a preparare per il centenario della morte di Orcel una riflessione più complessiva sul biennio rosso contadino e operaio a Palermo in Sicilia, di cui furono protagonisti sia Orcel che Alongi, mettendo in rilievo i pericoli per la democrazia, che allora si intravedevano e che purtroppo sfociarono nel fascismo». Nel 1919 e 1920, il cosiddetto biennio rosso, in Sicilia ci furono grandi lotte operaie che portarono all’occupazione del Cantiere navale di Palermo da parte della Fiom. Segretario della Fiom era Giovanni Orcel, protagonista della vita sindacale e politica della città, che sperimentò forme di lotta unitaria con il movimento contadino, di cui uno dei dirigenti più prestigiosi era Nicolò Alongi, riprendendo una linea che era stata dei Fasci siciliani dei lavoratori di fine Ottocento.

La borghesia del tempo vide in questa mobilitazione unitaria un pericolo per il mantenimento del potere e il ricorso alla violenza mafiosa portò all’assassinio dei due dirigenti. Nicolò Alongi fu ucciso nella sua Prizzi il 29 febbraio del 1920 e Giovanni Orcel fu ucciso a Palermo il 14 ottobre dello stesso anno. Fu accoltellato in corso Vittorio Emanuele dopo le 23, da uno sconosciuto che si avventò sul sindacalista colpendolo al fianco sinistra e lasciandolo per terra dissanguato. Orcel era da poco uscito dalla sede sindacale di via Lungarini, per discutere delle elezioni amministrative che si sarebbero tenute a novembre. Il Partito Socialista l’aveva candidato alla Provincia. Ai suoi funerali parteciparono oltre 10mila persone che sfilarono in corteo chiedendo giustizia per il suo assassinio. I due delitti rimasero impuniti. Nel 2007 la lapide posta da Cgil e Centro Impastato.

(Fonte: Cgil Palermo)


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]