Il caso delle Ferrari parcheggiate all’università «Ci hanno tolto ogni possibilità di parcheggio»

«Ci hanno tolto ogni possibilità di parcheggio». Quasi sbotta Antonella Leone, studentessa dell’università di Palermo, nel pronunciare una frase molto frequente a Palermo. Solo che il suo disagio è avvenuto questa mattina all’interno dell’ateneo palermitano. Ed è collegata alla Targa Florio. Il Museo dei motori del sistema museale dell’università sta ospitando, da mercoledì 9 a domenica 13 ottobre, la prestigiosa manifestazione automobilistica: e presso l’edificio 8 è possibile visitare una serie di Ferrari appartenenti a ogni epoca.

Sono tanti i visitatori che sono accorsi alla cittadella universitaria. A discapito però di chi quegli spazi li frequenta e li vive ogni giorno. «C’è un’area parcheggi che va dall’edificio 16 al 18, cioè l’ultimo nucleo di Viale delle Scienze, che rappresenta un po’ il nostro punto di riferimento – racconta Antonella – Si tratta di un posto sicuro a cui tutti si rivolgono quando non si trova posto lungo la cittadella. Invece i Tir, le Ferrari e le auto hanno occupato ben quattro aree, più alcune zone limitrofe che sono state contrassegnate e sono esclusive per gli addetti. Questo così diventa un disservizio».

Un appuntamento prestigioso, in ogni caso, che l’università ha annunciato sia nel proprio sito che sui propri canali social. «In questa edizione – si legge in una nota – si prevede la partecipazione di oltre 170 vetture di elevata importanza storica, tecnica e sportiva, con equipaggi provenienti da tutto il mondo. Una delle grandi novità dell’edizione 2019 sarà il Targa Florio Legend riservato alle vetture prodotte dal 1978 al 1990. Il Museo dei Motori ospiterà anche la direzione di gara e l’ufficio stampa della Targa Florio».

Peccato che l’evento abbia precluso, almeno stando alla segnalazione della studentessa palermitana, la possibilità di trovare un posto dentro viale delle Scienze. «Ci ho messo più di un’ora a scovare un parcheggio – lamenta Antonella – Avevo una riunione importante e sono arrivata in ritardo. E dire che ero arrivata un’ora prima, mi ero considerata fortunata perché non avevo trovato traffico in città». Ma la presenza dell’importante macchina organizzativa della Targa Florio è segnalata all’interno della cittadella? 

«Ci sono delle piccole targhe – afferma Antonella –  ma pensavo che comunque non intralciasse così tanto la circolazione delle auto. C’è chi ha affermato che io sia contro la Targa Florio, ma non è così. Si tratta di una manifestazione che ha fatto la storia. Nessuno ha detto che andava proibita, ma di sicuro si poteva organizzare meglio: o rinviando alcune lezioni oppure studiando comunque meglio l’organizzazione. Ormai non riusciamo a discernere le cose». 

Dall’università arriva una pronta replica. «La Targa Florio, come tutti sappiamo, è un evento di grande valore culturale – si afferma –  E il nostro ateneo si pregia di ospitare una manifestazione così nota e importante, nell’ottica di una sempre maggiore apertura alla città dei nostri spazi. Inoltre il Museo dei motori ci appare come una sede naturale per gli appassionati che accorrono numerosi. D’altra parte la manifestazione si tiene all’interno di Viale delle Scienze da alcuni anni e, ci teniamo a ribadirlo, non ha alcuno scopo di lucro».


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