Bellolampo, per il Tar la salute dei palermitani vince Stop a ricorso di Misterbianco contro rifiuti rosanero

La storia infinita. Quella dei rifiuti della Rap nelle discariche del Catanese diventa, a ogni ora che passa, una matassa sempre più intricata, un enigma solo per solutori abili. Così, tra una riunione in prefettura e le perplessità sullo stato di salute del Tmb di Bellolampo, ci si mette anche il Tar di Catania che prende decisioni cautelari e rinvia i giudizi di merito al Tar di Palermo. Il ricorso sul quale poche ore fa è stata depositata un’ordinanza è quello del Comune di Misterbianco (nel Catanese) contro l’assessorato regionale all’Energia. Per i giudici amministrativi, la richiesta di Misterbianco di sospendere l’arrivo dei rifiuti rosanero alla Oikos non può essere accolta. «Nonostante la decisione del Tar, noi continueremo a vigilare sui camion che arrivano dalla Rap», assicurano, comunque, dalla discarica etnea.

I cittadini misterbianchesi convivono da anni con l’impianto di trattamento dei rifiuti della ditta Oikos, formalmente ricadente nel Comune di Motta Sant’Anastasia ma a un tiro di schioppo da quello di Misterbianco. Così quando la Regione autorizza la Rap a portare l’immondizia di Palermo in provincia di Catania, l’amministrazione guidata dal primo cittadino Nino Di Guardo (di recente sciolta per mafia) fa un salto sulla sedia. La decisione è presto presa: opporsi al decreto regionale del 28 giugno 2019 con il quale si autorizza il conferimento, nella discarica della Oikos o in quella della Sicula trasporti (che si trova nel territorio di Lentini, da tutt’altra parte), di 200 tonnellate al giorno di rifiuti palermitani fino al 30 settembre 2019.

Pochi giorni dopo, il 3 luglio 2019, la Regione modifica quel decreto e lo aggiorna. Visto che l’emergenza di Bellolampo è di là dall’essere risolta, meglio stare sicuri e autorizzare il conferimento, nella discarica di Valanghe d’inverno a Motta, di 550 tonnellate di rifiuti palermitani al giorno, per 150 giorni. Una modifica eccessiva per la comunità che, guidata dal suo sindaco, contro l’impianto Oikos conduce da anni una battaglia senza esclusione di colpi.

Così via, verso l’ennesimo ricorso al Tar e l’ennesima richiesta cautelare di sospensione delle decisioni prese dalla Regione a Palermo. «Ovviamente nei limiti dell’interesse del Comune di Misterbianco – si legge nel ricorso – e, quindi, limitatamente al perdurante conferimento di spazzatura sul limine dell’abitato». In altri termini, Misterbianco continua a farne una questione di salute pubblica dei cittadini, che già subiscono i rifiuti di mezza Sicilia. 

E qui si pone il primo problema, sul quale i giudici amministrativi tanto si arrovellano. Perché i decreti a cui il Comune di Misterbianco si oppone riguardano l’intero territorio siciliano, e non solo Misterbianco. Dunque chi deve esprimersi? La sezione distaccata del capoluogo etneo o quella centrale di Palermo, che vale per tutta l’Isola? I giudici ci ragionano e alla fine valutano: sull’istanza cautelare, da valutare immediatamente, decide Catania. Nel merito della faccenda, invece, si esprimerà il giudice di Palermo. Un orientamento salomonico, al quale però fa seguito una decisione netta: è più pubblico l’interesse dei palermitani che quello dei misterbianchesi.

O meglio, per dirla con le parole del Tar: «Il complesso bilanciamento degli interessi pubblici coinvolti depone per l’attuale preminenza di quello dichiarato nei provvedimenti impugnati (i decreti regionali che autorizzano la Rap a portare la spazzatura nel Catanese, ndr)». Poiché questi ultimi sono stati adottati «con urgenza» e «al fine di evitare l’insorgere o l’aggravarsi di emergenze ambientali e igienico-sanitarie». Che a Palermo sarebbero un rischio sul serio, a Misterbianco invece no. 

Gli atti del processo sono stati trasferiti al Tar Palermo, affinché il presidente della sede centrale possa valutare il ricorso nel merito delle argomentazioni presentate dalle parti. Nel frattempo, però, l’ultimo appiglio tentato dall’amministrazione di Nino Di Guardo contro la discarica si spezza. La salute dei palermitani, nella parte occidentale dell’Isola, val bene una protesta dei misterbianchesi a Oriente.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]