Addio alla storica libreria Broadway di via Rosolino Pilo «Che bello fare cultura qui, ma la città ha le sue colpe»

La libreria Broadway chiuderà ufficialmente i battenti il prossimo 31 ottobre. Stretta nella morsa delle difficoltà economiche, la libreria della spettacolo dedicherà ai lettori due serate, il 27 e 28 settembre, per salutare insieme la conclusione di un viaggio lungo quasi vent’anni.

Nata nel 2000 grazie ai fondi per l’imprenditoria giovanile, Broadway è la creatura di Simona e Roberta Onorato, che dietro suggerimento del padre, chiedono e ottengono il finanziamento appena uscite dall’università. Simona, affidataria del prestito, prosegue quindi la tradizione di famiglia portando avanti con una propria attività il lavoro del genitore Piero, libraio dalla lunga e prestigiosa carriera, che con la propria esperienza aiuta la figlia ad avviare l’attività.

«Io e mia sorella abbiamo intrapreso questa strada – racconta Simona a Meridionews – ci abbiamo creduto, abbiamo creduto nel sogno di mio padre percorrendo questa strada insieme. Negli anni la libreria Broadway è stata fulcro di eventi, un polo culturale per la città tra corsi, mostre, incontri e forniture alle biblioteche sia pubbliche che private. Siamo qui da vent’anni in una strada non proprio di passaggio, un punto nel quale bisogna recarsi appositamente e questo ha creato una clientela selezionata che ci ha sostenuti fino ad oggi resistendo tra colossi del mercato come Feltrinelli, Mondadori o Flaccovio. Purtroppo i fondi sono andati costantemente diminuendo e nonostante i molti sacrifici e la resistenza, portata avanti con dedizione e passione, alla fine abbiamo ceduto, piegati dagli sconti selvaggi dei grandi distributori, precedenti alla legge Levi, che hanno massacrato i piccoli esercenti creando uno sbilanciamento tra costi di mantenimento, tasse incluse, e i ricavi dell’attività libraia».

La libraia prosegue ricordando quanto la libreria Broadway sia stata importante per molti palermitani, diventando subito un polo di attrazione culturale per molti addetti ai lavori e non solo. «Il nostro settore – dice – con i prezzi bloccati all’origine, impedisce i ricarichi sulla merce e nonostante questo abbiamo cercato di non snaturare la libreria accostando un’attività commerciale secondaria. Tre anni fa abbiamo invece aperto un vasto settore per ragazzi credendo nella necessità di abituare alla lettura i bambini sin da piccoli, dando un messaggio sociale, attraverso laboratori creativi, letture animate e collaborazioni con le scuole volte a mantenere l’identità della libreria, un concetto destinato a estinguersi. Io e Roberta abbiamo affrontato tutto questo da sole vivendo l’amarezza del poco tempo a disposizione per riuscire a evitare la chiusura, ma le difficoltà economiche accumulate premono su di noi».

E non mancano i rimpianti. «Resta il rammarico nel rinunciare ai progetti con i bambini, iniziative volute per non perdere la specializzazione nel settore dello spettacolo che ci ha sempre contraddistinti e non posso neanche accusare il mercato elettronico, che ha certamente la sua colpa nel calo delle vendite di libri, ma non si può certo criticare come sistema. Mi domando però se città come la nostra, che stanno perdendo tanti negozi storici, si rendano conto come la chiusura delle piccole realtà privi la città stessa di parte della propria identità. Finiremo per avere certi abitati con negozi tutti identici, perdendo anche figure professionali come quella del libraio, molto diverso dal semplice repartista della grande distribuzione, ruolo di confronto e collegamento tra editore e lettore, con cui il fruitore può parlare e confrontarsi”ci spiega Simona ponendo l’accento sul ruolo ed il valore del libraio, che conosce sia il mercato che i gusti dei clienti consigliando loro i testi più adatti da acquistare».

Simona Onorato parla della vita passata tra gli scaffali, delle soddisfazioni che comunque si provano nel fare un mestiere diventato ormai così difficile, ma non mancano le polemiche. «È stato un privilegio lavorare in libreria, un impiego non facile gestendo un’attività commerciale abbastanza diversa dalle altre, dotata di una propria unicità. È stato bello fare cultura a Palermo, ma anche la città ha le sue colpe, soprattutto nella gestione di eventi culturali come Una marina di libri, la cui organizzazione ha deciso di escludere solo alcune librerie e il loro personale dall’evento affermando che solo gli editori dovessero vendere e impedendo di fatto anche di lavorare agli stand ai professionisti del settore di alcune librerie cittadine. Non puoi escludere da un evento culturale chi fa cultura ogni giorno e non due settimane all’anno». 

Ma non è solo un problema legato agli eventi culturali. «Questo caso ha dato la misura di un evento fatto per il commercio e non per la cultura, ma soprattutto della scarsa considerazione da parte degli editori, che remano contro le piccole librerie vendendo i libri sui propri siti i prodotti con il 15 per cento di sconto, saltando in questo modo la filiera distributiva legata ai commercianti. Se a questo aggiungiamo i bassi margini di guadagno e gli alti costi di spedizione, capiamo come gli editori non siano interessati a salvaguardare le librerie dalla crisi, soprattutto quelle indipendenti e su questo bisogna sviluppare il pensiero critico della gente” ci racconta la proprietaria della libreria».

Tante le dimostrazioni di affetto nei confronti di un’attività storica che chiude, gesti e parole che non hanno lasciato indifferente Onorato. «Vedere la solidarietà della gente è bello. La nostra è stata una decisione sofferta e travagliata, che al contempo definisco coraggiosa, perché abbiamo capito di dovere abbassare le armi rinunciando a resistere» conclude Simona Onorato consegnando la memoria di un’attività commerciale destinata a chiudere i battenti entro due mesi, schiacciata dalla congiuntura economica sfavorevole, come dal drastico calo dei lettori.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]