Palermo-San Tommaso, big contro realtà di quartiere Pergolizzi: «Una gara ostica, dovremo leggerla bene»

Hera Hora. Il suono in italiano della denominazione del sodalizio affidato a Mirri e a Di Piazza diventa un inno per celebrare il debutto del nuovo Palermo al Barbera in partite ufficiali. Dopo alcune amichevoli, domani (fischio di inizio alle 15) il popolo rosanero potrà finalmente abbracciare la propria squadra in una gara che conta. L’avversario, nel match valido per la seconda giornata del Girone I del campionato di serie D, è il San Tommaso, espressione di un rione di Avellino con 17 mila abitanti. Per gli irpini, che attraverso alcuni scatti sui social hanno dato enfasi a questa storica trasferta, la sfida in programma domani pomeriggio contro una big del torneo e in uno stadio prestigioso che fino a qualche anno fa ospitava gare di serie A e anche di Europa League rappresenta una delle pagine più belle della favola vissuta in questi ultimi anni scanditi dal doppio salto dalla Promozione alla D.

Come si comporteranno gli uomini guidati dal tecnico Liquidato? Sarà il campo a dire se saranno bloccati dall’emozione o se la voglia di stupire avrà il sopravvento su ansie e su un inconscio timore reverenziale nei confronti dei padroni di casa. La certezza, in ogni caso, è che la matricola campana è una buona squadra. Domenica scorsa ha pareggiato 1-1 tra le mura amiche contro il Savoia ed essendo composta da elementi che giocano insieme da un po’ di tempo può fare leva su meccanismi collaudati. Sono fattori di cui deve tenere conto il Palermo che, se vorrà evitare brutte sorprese, non potrà permettersi di sottovalutare le ambizioni dell’avversario: «Il San Tommaso fa parte comunque di Avellino – ha sottolineato il tecnico Pergolizzi al Barbera al termine della rifinitura – è vero che è una realtà di quartiere come può essere Trabia o Bagheria ma è espressione di un’ottima società con giocatori che hanno militato anche in Lega Pro. Ci aspetta una partita di D, una gara ostica che dovremo leggere e interpretare nel migliore dei modi». Intorno al Palermo, reduce dal successo esterno con il Marsala, si respira un certo fermento: «Quella di domani sarà la prima partita interna in campionato e sicuramente ci teniamo a fare bene. Dobbiamo giocare da Palermo e cercare di dare un’impronta a questa partita. Sento tanto entusiasmo e tanta responsabilità consapevole del fatto che non sarà un cammino facile e che, a prescindere dalle qualità che abbiamo, dovremo essere pronti dal punto di vista dell’atteggiamento, che è fondamentale, e del carattere».

Per la sfida contro gli irpini, che sarà visibile su Eleven Sports in seguito all’ufficialità dell’accordo raggiunto con la piattaforma streaming inglese e per la quale sono previsti intorno ai 15 mila spettatori tenendo conto del numero di abbonati (8.638, al netto delle tessere destinate agli sponsor, è il dato di ieri nel giorno di chiusura della campagna) e dei biglietti venduti (ieri è stata superata quota 2 mila) in vista di una probabile impennata al botteghino tra oggi e domani, Pergolizzi non ha ancora deciso se affidarsi tatticamente al 4-3-1-2 o al 4-3-3. L’ago della bilancia, dato che Lucera e il neo-acquisto Ficarrotta partiranno dalla panchina e che Rizzo Pinna non figura nella lista dei convocati, pende dalla parte della prima opzione. Con Kraja trequartista a supporto di Ricciardo e Felici, principale candidato per una maglia da titolare nella batteria dei 2001 presenti in organico. Probabile, dunque, la seconda panchina consecutiva per Santana le cui quotazioni, sempre nell’ambito di un ragionamento condizionato dal numero di Under da mandare in campo, salirebbero se come terzino sinistro giocasse il classe ’99 Vaccaro al posto di Accardi.


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