Museo Pitrè, ancora incertezza sulla riapertura A luglio mostra temporanea di una settimana

Già arrivarci è un problema – coi mezzi pubblici per raggiungere viale Duca degli Abruzzi ci si mette più di un’ora. Ma se poi si scopre che il museo etnografico siciliano Pitrè, che raccoglie circa quattromila oggetti provenienti da un nucleo originario dello stesso studioso siciliano e dalle collezioni etnografiche cedute dall’ex museo nazionale di Palermo nonché da donazioni private, resta chiuso da tempo immemore allora il rammarico è doppio. L’infausta scoperta è capitata a una studiosa milanese, che da tempo vive a Palermo e alla quale tra i beni culturali della città mancava da esplorare proprio il museo. 

Una chiusura che dura da tempo: l’inaccessibilità durante l’anno della Capitale della Cultura, nel 2018, venne definita dal consigliere comunale Ugo Forello «un inaccettabile paradosso». A sentire i dipendenti la mancata riapertura sarebbe dovuta solo in parte ai lavori, non ancora conclusi, per l’allestimento permanente. Ma piuttosto dal mancato pagamento degli operai che quei lavori hanno svolto. A luglio sembrava che la situazione potesse cambiare, dopo l’inaugurazione della mostra La santa e la città, il culto di S. Rosalia e il Festino nelle collezioni del Museo Pitrè. Una mostra che però è durata appena una settimana, dall’11 al 17 luglio.

«In questo momento – dice la direttrice Eliana Calandra – il museo Pitrè è chiuso a causa dei lavori di riallestimento interno delle collezioni: vetrine su misura, illuminotecnica, segnaletica, impiantistica eccetera. La mostra La Santa e la città svoltasi in concomitanza col festino di santa Rosalia, è stata solo una mostra temporanea, allestita nella cappella del museo, allora non interessata dei lavori. Non sono in grado di indicare una data esatta di fine lavori, poiché gli stessi sono seguiti dall’ufficio Città storica. So che gli impedimenti di carattere amministrativo sono stati superati, ma di più non so dirle. Da parte nostra, stiamo collaborando attivamente con gli uffici tecnici per velocizzare i tempi di riapertura, considerato il fatto che il museo Pitrè è da sempre un importante punto di riferimento culturale per turisti e palermitani, e che la sua riapertura è molto attesa».

Abbiamo provato a contattare per una replica il Comune, finora senza esito.


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