Un Piccolo principe nostrano che tiene insieme geologia e naturalistica. L'opera del docente Luca Aprile è stata autofinanziata dall'associazione Aditus in rupe. «per favorire la comprensione e l'interesse per argomenti complessi». Guarda le foto
Il fumetto che racconta la storia naturale della Sicilia «Il crononauta Plinio fa da guida tra gli strati dell’isola»
Biondo, longilineo, vestito come un naturalista dell’Ottocento o un pilota della Prima guerra mondiale con una kefiah attorno al collo, un’aria nostalgica e ingenua e un profondo amore per la natura. Plinio è il protagonista del fumetto Racconti dalla terra Sicilia. Viaggio nella storia naturale dell’isola che tiene insieme geologia, biologia e naturalistica.
Una sorta di Piccolo principe che fa da guida in un viaggio in Sicilia. «Plinio si muove nello spazio e nel tempo con macchine speciali – racconta a MeridioNews l’ideatore e realizzatore del fumetto Luca Aprile – A bordo della la navicella insetto, della bolla Moebius (dedicata al noto fumettista Jean Giraud noto con lo pseudonimo di Moebius, ndr) o della sua libellula, il crononauta durante il viaggio si rimpicciolisce fino ad arrivare a dimensioni atomiche per muoversi negli strati geoarcheologici».
Da naturalista a cronista, Plinio ricostruisce gli avvenimenti paleo-ambientali del territorio «come fossero dei fotogrammi della Sicilia a partire dall’origine – spiega Aprile che nella vita fa l’insegnante di matematica e scienze in una scuola media di Siracusa – Cioè da quando l’isola era in parte in soluzione nell’acqua e in parte il fondo di un mare, fino a poco prima dell’arrivo dell’uomo in Sicilia, circa 18mila anni fa». Ogni dettaglio, forma e presenza diventano per Plinio un indizio e una chiave di lettura per la comprensione degli eventi naturali passati e presenti.
Dalla Cattedrale di Palermo al Monte Pellegrino, passando anche per le piazze principali di Canicattini Bagni e Floridia. «Sono questi i posti in cui Plinio, durante i suoi viaggi alla scoperta dell’isola, si ferma per mangiare o bere prodotti tipici della cultura e della tradizione siciliana», aggiunge Aprile che per realizzare le 60 tavole del fumetto – complete di lettering e colori – ha impiegato circa cinque mesi. Un progetto interamente autofinanziato dall’associazione Aditus in rupe che si occupa della valorizzazione dei siti archeologici dell’altopiano ibleo. «L’idea del fumetto nasce per favorire la comprensione di argomenti complessi come la geologia, l’archeologia e la storia naturale – spiega il presidente dell’associazione Antonino Cannata – per fare in modo che anche questo tipo di conoscenza possa essere divulgata e coinvolgente».
Uno strumento che parla un linguaggio comprensibile a molti. «In particolare, è rivolto agli studenti di scuole medie e superiori e anche ai turisti che arrivano affascinati da una terra di cui però spesso si conosce poco», dichiara l’autore che nella realizzazione dell’opera ha coinvolto anche altri professionisti di Aditus in rupe: Carmen Amenta per la correzione delle bozze, Antonino Cannata per le consulenza scientifica, Salvatore Russo per la revisione grafica e Edo Arioti come curatore editoriale. Insomma, il risultato è un piccolo saggio di storia naturale con tanto di bibliografia aggiornata e glossario, per aiutare il lettore ad avvicinarsi a concetti spesso non semplici.
«Pensiamo di divulgarlo nelle biblioteche, nelle scuole, nelle realtà museali del territorio e in alcune librerie locali. Siamo alla ricerca di una casa editrice che sposi il frutto della nostra passione», sottolinea Aprile che anticipa di essere già a lavoro per la realizzazione del secondo volume. «Al centro ci sarà la preistoria siciliana dal Paleolitico inferiore all’Età del ferro con un ampio spazio dedicato anche all’antropologia».