Il presidente rosanero ha ribadito i suoi obiettivi in occasione della conferenza istituzionale di benvenuto alla quale è intervenuto anche il sindaco Orlando. L'ad Sagramola: «Vogliamo recuperare il rapporto con la tifoseria». Che, intanto, ha accolto i giocatori con grande entusiasmo
Hera Hora, a Petralia parte la rivoluzione Mirri: «È un progetto di coinvolgimento»
Apertura e coinvolgimento. Sono le parole chiave del nuovo corso targato Hera Hora. Un progetto approvato e sottoscritto dal sindaco Leoluca Orlando nel momento in cui, lo scorso 24 luglio, ha assegnato il titolo sportivo al sodalizio del tandem Mirri-Di Piazza: «Nel progetto di Hera Hora c’è tanto amore e visione – ha dichiarato il primo cittadino a Petralia Sottana in occasione della conferenza di benvenuto all’Ex Convento dei Padri Riformati – ci dobbiamo lasciare alle spalle un passato buio. Dobbiamo costruire una casa comune dove tutti possono svolgere un ruolo. E’ un momento importante e significativo per la città. Era ora di finirla con quella palude. Siamo tutti con la società». Proiettato verso nuovi orizzonti anche il presidente Dario Mirri: «Non dobbiamo mollare, dobbiamo aiutare il Palermo e solo così possiamo diventare forti e invincibili. Chiederemo ai nostri tifosi di supportarci anche in trasferta ma con rispetto e con un atteggiamento che possa farmi sentire orgoglioso. Vogliamo coinvolgere i giovani, i bambini e per questo andremo nelle scuole. Il nostro è un progetto di coinvolgimento».
L’impatto della nuova compagine societaria, intanto, è stato positivo: «Voglio portare avanti con i tifosi un percorso di crescita. Mi auguro che la tifoseria sia pronta a rialzarsi. Siamo caduti nei mesi scorsi ma sono già passati sedici giorni dall’assegnazione del bando, abbiamo preso ventuno giocatori su cui contare e ci stiamo rialzando bene». Quello relativo all’organico, ancora in fase di costruzione, è un tema affrontato in particolare dall’amministratore delegato Rinaldo Sagramola: «Sansone? Non c’è nulla di vero, mi ha contattato il suo agente. Non c’è un interessamento da parte nostra. Stiamo lavorando per allestire, in pochi giorni, una squadra che sia in grado di affrontare un campionato delicato come quello della serie D ma siamo convinti di avere messo a disposizione dell’allenatore un gruppo di qualità ed eterogeneo anche a livello di età. Lavoriamo affinché il gruppo possa regalare alla città le soddisfazioni che merita».
Anche il dirigente romano, che ha preannunciato l’arrivo tra 48 ore di un altro centrocampista (e a proposito di giocatori della linea mediana, oltre a Lancini e a Martinelli ha raggiunto il ritiro anche Malaury Martin, francese classe 1988 che sarà in prova e che è arrivato in qualità di svincolato dopo la stagione in prestito in seconda divisione scozzese nel Dumferline), si è soffermato sul legame con il popolo rosanero: «Vogliamo recuperare il rapporto perso negli ultimi anni con la tifoseria. Si respira entusiasmo». Lo stesso che hanno manifestato i circa cento sostenitori che questa mattina a Petralia hanno accolto i giocatori (c’era anche l’attore Tony Sperandeo a fare l’in bocca al lupo ai rappresentanti di Hera Hora tra i quali il vicepresidente Di Piazza e il consulente Paparesta) e i gruppi del tifo organizzato presenti al campo sportivo in occasione del primo allenamento.