Monreale, raccolta fondi per chi ha perso la casa Sindaco: «Anche un drone per la stima dei danni»

«Abbiamo avviato la valutazione dei danni ma siamo lontani da una stima definitiva, è un lavoro complesso. Per il momento, stiamo dando priorità alle strutture abitative danneggiate. E a breve emetteremo un’ordinanza per consentire anche ai privati di richiedere il sopralluogo da parte dei tecnici della Regione». A pochi giorni dall’incendio che venerdì scorso ha devastato la zona a monte di Monreale, è ancora difficile delineare un calcolo preciso dei danni provocati dalle fiamme, ammette il sindaco Alberto Aricidiacono. Di certo c’è che oltre 12 ettari di bosco sono andati in fumo nel giro di poche ore, ma anche numerose abitazioni sono state danneggiate. 

Per questo motivo, a breve verrà è prevista anche una perizia con un drone fornito della Protezione civile, l’ultimo momento delle indagini e un sopralluogo per verificare lo stato di salute del costone roccioso interessato dall’incendio. Nel frattempo, in segno di solidarietà, il primo cittadino ha lanciato una gara di solidarietà per sostenere le vittime colpite dalla tragedia. Proprio stamattina è stata approvata una delibera di giunta con la quale si concede il patrocinio del Comune alla ADRA Italia ONLUS-Agenzia umanitaria della Chiesa Avventista, per l’apertura di un iban per la raccolta di fondi. La proposta è destinata soprattutto ai nuclei più colpiti e, in particolare, alla famiglia Gerardi-Macaluso che ha perso la propria abitazione. 

Dopo la tragedia che ha colpito Monreale, anche la cittadinanza si è mobilitata: oggi pomeriggio, infatti, è prevista un’assemblea pubblica in piazza Guglielmo II, in vista della preparazione di un corteo. Intanto, rimane alta l’attenzione per quello che potrebbe accadere anche nelle prossime settimana: il sindaco ha richiesto già lo stato di calamità per le zone distrutte dal fuoco e pene più severe per i piromani mentre la giunta lavora a un’altra ordinanza per far sì che chi ha un albero danneggiato che può rappresentare un pericolo, potrà richiederne la potatura. «Per ora ci stiamo muovendo anche per la bonifica e messa in sicurezza del territorio – prosegue Arcidiacono – Abbiamo inoltre attivato tutte le procedure di stato di preallerta ma poi tutto dipenderà se e quando si ripresenteranno altri fenomeni ascrivibili a criminali».

Nel frattempo, proseguono le indagini per far luce su quanto è accaduto: al vaglio degli inquirenti i video ripresi dalle telecamere sparse per la cittadina normanna che avrebbero ripreso il momento preciso dell’accensione di alcuni roghi: «Ancora siamo alle fasi iniziali, ma sono convinto che le indagini metteranno in luce una verità nascosta grazie alle immagini raccolte in quelle ore. Dopo quello che è successo, nessuno esiterà a segnalare alle forze dell’ordine qualsiasi episodio anomalo e – conclude – sono sicuro che individueremo il colpevole».


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