Amat, dopo tagli «effetti catastrofici sulla qualità del servizio» Confcommercio Palermo propone apertura di un tavolo tecnico

Il taglio del 47 per cento ai trasporti annunciato dalla Regione siciliana a partire dal primo luglio preoccupa il Comune di Palermo. L’assessore alla Mobilità Giusto Catania parla di «effetti catastrofici» sulla qualità del servizio urbano «mettendo a rischio l’esercizio nell’intera rete cittadina, su ferro e gomma». Ma Catania individua anche altre ripercussioni della riduzione delle risorse: «Intanto saranno compromesse le innovazioni al servizio pensate per l’estate: navette nelle borgate marinare e servizio notturno in Ztl. Con un colpo di penna si distrugge tre mesi di lavoro». Ma per l’assessore comunale l’amministrazione non farà passi indietro sulle scelte da prendere in tema di trasporti: «Questo brutto colpo non fermerà l’azione futura del Comune di Palermo che continuerà a pianificare, progettare ed investire sulla mobilità sostenibile e sull’ampliamento del tram».

Le dichiarazioni dell’esponente della giunta Orlando però non sono le sole che arrivano oggi. Sono state seguite a ruota da Sinistra Comune, di cui Catania è espressione,
e dall’appello del capogruppo Pd al Consiglio Comunale Dario Chinnici che ha chiesto alla Regione di ritirare il provvedimento, definendolo «un atto scellerato». «Se la Regione confermerà il taglio di sette milioni di euro all’Amat – afferma Chinnici – da luglio il trasporto pubblico locale di Palermo sarà alla paralisi. Una tragedia vera e propria per la nostra città». C’è chi invece, come la consigliera comunale Udc Sabrina Figuccia, ritiene che le responsabilità della situazione della partecipata che gestisce i trasporti non sia da attribuire alla Regione: «Sentire l’Assessore Catania parlare di rischio per l’Amat oggi appare come una contraddizione in termini. Ad affossare la partecipata di Via Roccazzo sono state infatti – prosegue – proprio le scelte scellerate di questa amministrazione comunale. A partire dal tram, già nato su un binario morto. Tutti lo sapevano sin dal suo concepimento, ideato negli anni 90 e maldestramente realizzato dopo moltissimi anni dal sempiterno Orlando, il tram ha smarrito la sua utilità strada facendo, fino al punto di diventare un inutile costo per le precarie casse dell’Amat».

Ma le reazioni sui tagli ai trasporti vanno anche al di là dell’arco istituzionale. Anche 
Confcommercio Palermo si dice preoccupata: «Ancora una volta assistiamo ad un taglio da parte del governo regionale e questa volta a subire la ghigliottina è il settore dei trasporti come se già non ci fossero abbastanza problemi, come quelli annosi e raccontati quotidianamente dai disagi legati alla viabilità in Sicilia», afferma Daniele Ruisi, presidente dell’Associazione Trasportatori e logistica di Confcommercio Palermo. «Il taglio – aggiunge Ruisi – avverrà nell’ambito del trasporto pubblico, ma prevediamo che l’effetto a catena che ne subirà l’intera rete sarà devastante. Ricordiamo che le nostre strade ed autostrade sono già tra le peggiori d’Europa, noi siamo pronti ad aprire un tavolo tecnico in cui si pongano tutte le questioni e che punti alla risoluzione dei problemi di un settore che è sempre più penalizzato». 


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