Cinisi, nuova polemica tra il M5s e Casa Memoria «Venire quando siamo chiusi si commenta da sé»

«Riteniamo che venire a Casa Memoria quando è chiusa, senza incontrare chi ogni giorno la tiene aperta, accompagnati da esponenti locali che in passato non si sono mai impegnati per Peppino, sia un gesto che si commenta da sé». Ultimamente tra il M5s e Casa Memoria non corre buon sangue. Dopo la cacciata di tre esponenti grillini (il senatore Mario Giarrusso, la deputata all’Ars Roberta Schillaci e l’ex testimone di giustizia Piera Aiello) dal corteo di Cinisi del 9 maggio da parte di Giovanni Impastato, questa volta è l’ex Iena televisiva  e candidato alle Europee Dino Giarrusso a far saltare dalla sedia gli eredi di Peppino e Felicia Impastato, i compagni le compagne, Umberto Santino e Anna Puglisi (col centro Impastato) e tutti coloro che ne hanno portato avanti un percorso di verità e giustizia.

Motivo? Un video elettorale, diffuso sulla pagina Fb di Giarrusso il 22 maggio, che mostra l’esponente grillino insieme ad alcuni esponenti del locale meetup di Cinisi proprio davanti Casa Memoria. In cui però, appunto, in quel momento non c’era nessuno. Nel breve video Giarrusso ammette subito che a Casa Memoria «non ci ero mai venuto e ci tenevo moltissimo a venire durante questa campagna elettorale». In una nota pubblicata sulla propria pagina Casa Memoria definisce questo episodio «una strumentalizzazione di Peppino Impastato e della sua storia». E nella sua risposta non cita neanche Giarrusso, limitandosi a definirlo «un ex personaggio televisivo» e «un candidato».

Per poi ribadire che «non vogliamo che nessun partito politico speculi su Peppino Impastato, soprattutto i partiti che sono al governo e che stanno attuando politiche orientate verso un clima di odio sociale, razzismo, censura e derive neofasciste, idee distanti da ciò per cui si è battuto Peppino». Nel suo video Giarrusso fa riferimento, pur senza citandolo, all’episodio avvenuto due settimane prima. Lo fa ripetendo che «Peppino Impastato è un patrimonio di tutti, di tutti, non è patrimonio certamente di una parte politica ma di tutti i siciliani per bene che vogliono liberarsi dal giogo della mafia». 

Un’osservazione che non può sfuggire agli esponenti e alle esponenti di Casa Memoria, che infatti rispondono a tono. «Si, riteniamo che Peppino sia di tutti – si legge ancora nella nota – in primo luogo di tutti coloro che ne rispettano le idee, non rendendolo un’icona svuotata della sua stessa essenza: la lotta alla mafia portata avanti da Peppino era strettamente legata a degli ideali politici e ad un impegno sociale dal basso, ad una visione del mondo, all’antifascismo ed alla lotta contro l’oppressione e per i diritti umani». 

Viene poi ricordato che  «Casa memoria è una realtà da sempre aperta, ospitiamo mondi diversi tra loro, il mondo cattolico, le scuole, gli attivisti, gente impegnata ogni giorno nel sociale e le nostre porte sono aperte a visitatori di tutta Italia e del mondo che vogliono conoscere veramente chi era Peppino, con cui instauriamo un dialogo profondo, fondato sulla lealtà e la comunanza».

MeridioNews ha contattato per una replica Dino Giarrusso, finora senza esito. «Non abbiamo nulla contro gli elettori che hanno votato il movimento 5 stelle – spiega invece Luisa Impastato – alcuni li conosciamo e sappiamo che molti speravano solo in un cambiamento, vorremmo che abbracciassero quei valori di giustizia sociale, impegno antirazzista, lotta per i diritti umani che noi portiamo avanti. Li invitiamo a riflettere sulle scelte delovimento e del governo che non vanno in questa direzione, con queste persone siamo aperti a un dialogo leale, come con tutti».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]