Palermo, i rosanero non gettano la spugna Nestorovski: «Vogliamo lottare per la A»

Parola al capitano. Anche Ilija Nestorovski, sulla falsariga di Pomini, Rispoli e Mazzotta, in occasione della conferenza stampa odierna al Tenente Onorato che ha coinvolto tutti i giocatori rosanero, si è fatto portavoce dello stato d’animo della squadra. Di un gruppo rimasto spiazzato dalla sentenza del Tribunale Federale Nazionale ma soprattutto dalla decisione del Consiglio direttivo della Lega B di rendere esecutiva la sentenza di primo grado (ultimo posto del Palermo in campionato e retrocessione in serie C) e di procedere subito con la disputa dei playoff senza aspettare il secondo grado di giudizio. 

«Per la prima volta siamo qui in conferenza tutti noi perché questi sono giorni fondamentali per il futuro del club e della città di Palermo – ha esordito l’attaccante rosanero prima che il portiere Pomini leggesse il comunicato preparato dalla squadra – l’anno scorso i playoff hanno subìto uno slittamento di dieci giorni per consentire al Bari di difendersi. Abbiamo lottato per portare il Palermo in A, la promozione diretta ci è sfuggita ma abbiamo conquistato un terzo posto che adesso ci viene rubato. È stata una stagione difficile – ha aggiunto – ma anche nei momenti complicati, come quelli ad esempio vissuti a gennaio e a febbraio, siamo riusciti sempre a uscirne a testa alta. Ci siamo guadagnati il terzo posto sul campo e ciò che vogliamo è avere la possibilità di disputare i playoff sapendo che con quattro pareggi saremmo in serie A».

Il passato non si cancella («Rimangono, comunque, anche ricordi positivi di questa stagione come le accoglienze dei tifosi allo stadio dopo alcune trasferte»), ma il macedone è concentrato solo sul presente. «Per quanto concerne il nostro futuro – afferma il numero 30 rosanero – adesso è prematuro parlarne. Ci sono diversi giocatori che hanno tre o quattro anni di contratto e determinati stipendi ma siamo di proprietà del Palermo e spetta alla società decidere se vorrà puntare ancora su di noi. Timore di avere giocato contro il Cittadella l’ultima gara al Barbera e con questa maglia? Noi pensiamo che giocando i playoff abbiamo ancora due gare da disputare tra le mura amiche. Dobbiamo sperare. Sperare che possiamo fare i playoff, risultato ottenuto sul campo, e di andare in A. Traguardo che la città merita». 

Gli fa eco l’esterno sinistro Mazzotta per il quale, essendo palermitano, la retrocessione in C ha il sapore di una doppia beffa: «Sto vivendo questa situazione come tutti i tifosi del Palermo. Siamo sotto choc e senza parole. Dopo tanto lavoro e tanti sacrifici ci siamo guadagnati il terzo posto a adesso non ci viene data la possibilità di giocare i playoff lottando per un obiettivo che la città merita. Ci sentiamo impotenti di fronte a queste cose». L’impossibilità di intervenire trattandosi di vicende che passano sopra la testa dei giocatori è uno dei tasti toccati in questi giorni dal tecnico Delio Rossi. «Il mister ci ha detto di pensare solo al campo – ha spiegato l’esterno destro Rispoli – in attesa degli sviluppi della situazione dal punto di vista legale noi dobbiamo continuare ad allenarci e fare in modo di prepararci nel migliore dei modi nel caso in cui ci venisse data la possibilità di fare i playoff».

E la squadra, a questo proposito, ieri è tornata in campo dopo due giorni di riposo e prima di scendere sul terreno di gioco si è intrattenuta con Foschi per fare un punto della situazione: «Foschi, figura molto presente, ci ha spiegato le difficoltà confermando il fatto che è stata una cosa inaspettata. Abbiamo anche sentito Tuttolomondo (rappresentante della nuova proprietà, ndr), una persona molto carica. Ha dimostrato di non mollare, ci ha dato rassicurazioni e speriamo che possa mantenere le parole che ci ha detto». Il club, che aveva 48 ore di tempo dopo la sentenza di primo grado del Tribunale Federale Nazionale, ha pronto il ricorso da presentare alla Corte d’Appello. Il collegio dei legali, al quale si è aggiunto l’esperto di diritto sportivo e amministrativo Francesco Di Ciommo, ha deciso di non passare dal Tar e di giocarsi la partita solo davanti alla Corte d’Appello Federale arricchendo il ricorso con un’ulteriore richiesta di sospensione dell’esecutività con carattere di urgenza. L’obiettivo della società di viale del Fante è bloccare l’inizio dei playoff previsto per venerdì.


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