Volata promozione, la carica di Bellusci «Lecce? Noi pensiamo solo al Cittadella»

Il vero Capitan America indossa la maglia rosanero e si chiama Giuseppe Bellusci. Un difensore che, come il personaggio dei fumetti creato da Simon e Kirby nel 1941, esprime i suoi poteri attraverso la forza e la resistenza del proprio scudo. Utilizzato, ad esempio, lo scorso 4 febbraio dopo la gara interna con il Foggia per difendere la squadra fischiata dai tifosi e, adesso, anche per proteggere il gruppo dagli attacchi dei nemici: «C’è chi vuole provvedimenti nei confronti del Palermo? Magari si parla e si giudica senza sapere – ha sottolineato il numero 2 rosanero in relazione soprattutto all’esposto presentato nei giorni scorsi da nove club di B che hanno chiesto l’esclusione dei rosa dal campionato per le presunte irregolarità gestionali della società – da fuori l’impressione è che le voci che circolano dipendano da un timore nei confronti del Palermo. Che si cerca di depotenziare e al quale si dà fastidio. Questo, però, è un ambito che non è di mia competenza. Io faccio il calciatore e penso solo ed esclusivamente al campo. Certe decisioni verranno prese nelle sedi opportune. In questo momento l’unico giudice è il campo ed è proprio il rettangolo di gioco che bisogna fare parlare. È chiaro che cambia la prospettiva in base a dove uno si trova, se sei un giocatore del Palermo o se fai parte dello ‘schieramento’ di chi potrebbe avere dei benefit attaccandoci, ma ripeto che l’unico giudice è il campo e il resto sono solo chiacchiere».

La mente di Bellusci è assorbita dal match casalingo contro il Cittadella che, a seconda del risultato del Lecce impegnato in casa contro lo Spezia, potrebbe valere la serie A: «Noi siamo concentrati sulla nostra gara. Una partita non semplice e da prendere con le pinze contro un avversario con uno stile di gioco che propone a prescindere da chi affronta. Un avversario temibile come hanno dimostrato sia la gara della scorsa stagione persa al Barbera sia il sofferto match del girone di andata. Dobbiamo scendere in campo concentrandoci solo sul nostro impegno e sul nostro obiettivo senza pensare al Lecce. Al triplice fischio dell’arbitro chiederemo informazioni alla panchina e poi eventualmente festeggeremo». Durante l’incontro, tuttavia, i giocatori inevitabilmente capiranno cosa succede al Via del Mare attraverso le reazioni del pubblico: «Quella con il Cittadella è una partita fondamentale e spero che ci sarà il pienone. Sono sicuro che sabato verrà fuori l’amore che questa piazza prova nei confronti della squadra. Spero ci sia tanta gente in attesa che, magari, possa accadere un miracolo». 

Per il secondo anno di fila i rosanero saranno chiamati al tramonto del campionato ad affrontare una situazione borderline, in bilico tra il sogno legato alla promozione diretta e la lotteria dei playoff: «Le aspettative all’inizio della stagione erano diverse e, complice l’involuzione accusata nel girone di ritorno, il problema è di natura mentale. C’è lo spettro dei fantasmi della scorsa stagione. Spettro che dobbiamo cercare di eliminare pensando solo al campo e a soddisfare le richieste dell’allenatore». Un tecnico che ha già conquistato Bellusci: «Rossi è un insegnante, non guarda l’età e coloro che si allenano bene seguendo le sue direttive raccolgono i frutti. Anche se sono un po’ più esperto e più grande rispetto alla media del gruppo condivido in pieno la filosofia del mister. Con lui – ha aggiunto – abbiamo cercato di resettare e stiamo un po’ di più in campo a curare i dettagli. Penso che ad Ascoli si sia visto qualcosa di diverso». Ecco un esempio di rottura rispetto alle ultime uscite: il difensore calabrese – che nel corso della conferenza odierna al Tenente Onorato si è pronunciato anche sull’arrivo dei nuovi proprietari («Ci hanno tranquillizzato dicendoci che sono qui a garanzia del futuro del Palermo») – sabato non è stato ammonito. «Troppe ammonizioni? È questo il mio carattere e il mio temperamento – sottolinea il giocatore più sanzionato di questo torneo cadetto con 15 ammonizioni e due espulsioni di cui una per somma di cartellini gialli – a volte porta dei benefici e a volte no. È il mio modo di fare, che non cambierò mai, e non mi faccio condizionare da ciò che viene scritto».

A proposito di contenuti veicolati dai media, però, Bellusci ha voluto fare una precisazione: «Sono state riportate male alcune mie dichiarazioni rilasciate sabato dopo la partita in merito ad un mio eventuale desiderio di tornare ad Ascoli. È la squadra per la quale tifo (e in cui ha giocato dal 2006 al 2009 con uno score di 39 presenze in gare ufficiali e un gol, ndr), non lo nego e mai lo farò, ma ho detto che in questo momento tutte le mie energie sono concentrate esclusivamente sul Palermo e sull’obiettivo da centrare con la maglia rosanero. Al termine della stagione, nel momento in cui sarà chiuso il discorso che riguarda il campo e la categoria in cui ci troveremo, ci sarà il calciomercato e – conclude il difensore classe 1989 legato al club di viale del Fante fino al 30 giugno 2020 – vedremo in quella circostanza cosa succederà».

Per la sfida con il Cittadella in programma sabato alle 15, per la quale dovrebbe recuperare Nestorovski indisponibile sabato scorso a causa di un affaticamento muscolare accusato alla vigilia nel corso della rifinitura, ci saranno prezzi speciali con Curve a 5 euro e Tribuna Montepellegrino (Inferiore Laterale, Superiore Centrale e Superiore Laterale) a 10 euro. Confermate le tariffe ridotte per donne, Under 18 e Over 65. I tagliandi, in vendita da domani alle 12 presso le rivendite Vivaticket autorizzate, su Internet (solo a tariffa intera) e presso gli Store Ufficiali, da mercoledì saranno acquistabili anche al botteghino Sud dello stadio Renzo Barbera.


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