Il nuovo ciclo targato Rossi parte da Livorno «Ho chiesto ai giocatori di essere una squadra»

Se a bocce ferme i parametri attraverso i quali misurare le condizioni della squadra fossero solo carica emotiva e determinazione il Palermo sarebbe a cavallo in vista della gara esterna con il Livorno. L’effetto Delio Rossi, visibile anche ieri pomeriggio in occasione della seduta a porte aperte allo stadio Barbera, basterebbe da solo a fare la differenza e a spostare dalla propria parte l’inerzia del match in programma domani alle ore 15 al Picchi e valido per la trentacinquesima giornata. Le incoraggianti premesse della vigilia in termini soprattutto di atteggiamento e di mentalità necessitano, tuttavia, del riscontro del campo. E Rossi, nonostante il carisma e un ampio bagaglio di esperienza da cui attingere, non scenderà sul terreno di gioco. In campo andranno i giocatori, gli stessi che al di là della confusione tattica alimentata da Stellone hanno steccato la gara interna con il Padova e che in questo campionato hanno faticato più di una volta contro le medio-piccole. Ecco una delle maggiori insidie della sfida di domani sul campo dei labronici. Una partita antipatica contro la terzultima in classifica (a quota 31 punti in compagnia del Foggia) a caccia di punti preziosi in chiave salvezza.

Il copione è simile a quello esibito in sede di presentazione dell’appuntamento casalingo con i biancoscudati. Il Palermo, terzo e in piena corsa per la promozione diretta, in condizioni normali godrebbe dei vantaggi del pronostico al cospetto di una pericolante ma l’importanza della posta in palio e la delicatezza della posizione dell’avversario in aggiunta ad altre variabili quali il clima ostile e la presenza di un ex come Diamanti in grado con il suo temperamento di caricarsi sulle spalle il peso della sua squadra formano un mix che rimette inevitabilmente in discussione dei valori che, come suggerito dal gap di 26 punti in classifica, sembrerebbero cristallizzati. Dopo il flop registrato nell’interrogazione di lunedì sera, vedremo domani se grazie alle indicazioni dell’insegnante di sostegno lo studente rosanero avrà trovato il metodo necessario per migliorare il proprio livello di preparazione e affrontare con la testa giusta un altro esame di maturità.

«Quella di domani è una partita importante – ha sottolineato il tecnico Delio Rossi nel corso della conferenza stampa odierna al Barbera – ho parlato singolarmente con tutti e ho avuto indicazioni positive ma la fotografia vera me la darà solo la partita. Cosa voglio dai miei giocatori? Ho chiesto loro di essere squadra. Mi auguro di no, anche se sono consapevole che alcune cose potrebbero non funzionare, ma se i giocatori dimostreranno compattezza, coesione e voglia di aiutarsi reciprocamente il mio compito sarà agevolato». Anche Rossi è curioso di vedere le risposte che domani daranno i rosanero: «Io mi metto a loro disposizione e loro devono mettersi a disposizione del Palermo, questo è un aspetto importante. Vorrei che, al di là delle possibili defaillance, ci fosse senso di appartenenza. Dai colloqui individuali che ho avuto ho trovato non dei bambini ma gente realista e responsabile. La mia scommessa può essere rischiosa a titolo personale? Quando ho ricevuto la chiamata non ho guardato la categoria e ribadisco che non me la sono sentita di dire no al Palermo. In ogni caso, so anche che la gente si aspetta molto da me e che se le cose non dovessero andare in un certo modo rischierei di perdere un po’ di affetto ma è giusto rimettersi sempre in discussione e io lo faccio ogni giorno. Di sicuro non avrei rischiato nulla se fossi rimasto a casa».

Da un punto di vista tattico Rossi non stravolgerà il piano d’azione delineato dalla precedente guida tecnica. In base ai segnali emersi in questi giorni, contro la compagine di Breda reduce dal pari in rimonta (2-2) ottenuto a Foggia il tecnico romagnolo sembra intenzionato a disegnare lo scacchiere con un 4-3-1-2 con il regista Jajalo (al rientro dopo il turno di squalifica) affiancato a centrocampo da Murawski e Fiordilino, sostituto dello squalificato Haas. Sul fronte offensivo, Falletti dovrebbe essere preferito in qualità di trequartista a Trajkovski, in corsa assieme a Puscas e Moreo in attacco per una maglia al fianco di Nestorovski. E in difesa? Le corsie laterali saranno presidiate quasi certamente da Rispoli, complice il forfait di Salvi, e Aleesami, favorito su Mazzotta. Al centro spazio a Bellusci e a Rajkovic che sarà regolarmente a disposizione pur avendo svolto ieri un differenziato programmato.


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