Salvini star a Monreale tra selfie, baci e qualche fischio «Mafiosi sono ovunque, gli toglieremo anche le mutande»

«La Sicilia non è mafia ma è lavoro e cultura. Il futuro è in mano vostra. Penso di aver dimostrato che volere e potere. Fino all’anno scorso sbarcavano migliaia di migranti, ora non sbarca più nessuno». Comincia così l’intervento nel pomeriggio del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini dal palco allestito a Monreale per il comizio a sostegno del candidato sindaco Giuseppe Romanotto. Una tappa nella città normanna che rientra in un tour di due giorni in Sicilia cominciato stamane a Corleone e proseguito a pranzo con una breve visita al Duomo. Letteralmente accolto da un bagno di folla tra selfie, baci e abbracci, il leader della Lega ha visitato in forma privata la cattedrale, per poi proseguire la breve passeggiata sempre circondato da decine di persone. C’è tempo persino per una spremuta di vere arance siciliane – al Nord non di trovano più – e di un bicchiere di latte di mandorle in un bar.

Accompagnato dal suo staff, dal sottosegretario Stefano Candiani, oltre all’assessore catanese Fabio Cantarella e altri leghisti, il ministro è andato a pranzare nella casa in campagna di Pioppo di un candidato al consiglio comunale del piccolo comune alle porte di Palermo. Quindi nel pomeriggio, poco prima del comizio previsto poco dopo le 16, ha deposto un mazzo di fiori davanti alla lapide in ricordo del capitano dei carabinieri Emanuele Basile, ucciso dalla mafia il 4 maggio del 1980. Subito dopo, ha raggiunto a piedi, circondato dalla folla che gridava il suo nome, piazza Guglielmo II dove ha preso la parola al fianco di Romanotto.

«L’accoglienza di oggi a Corleone e ora a Monreale è straordinaria – ha detto – sono orgoglioso di dedicare la festa del 25 aprile a questa bellissima terra in mezzo a tanti giovani che non vogliono scappare e in mezzo a donne e uomini delle forze dell’ordine che sono in trincea tutti i giorni per liberarla dalla mafia che ancora c’è». Il numero del Carroccio ha colto l’occasione per ribadire il lavoro svolto in questi mesi alla guida del ministero dell’Interno, a partire dal tema dei migranti suo incrollabile cavallo di battaglia: «Ora in Italia e in Sicilia si arriva se si ha il permesso di arrivare – ha sottolineato – Siamo tornati un Paese che fa rispettare le regole e si fa rispettare in Europa. C’è qualche nostalgico degli sbarchi ma sappiamo che abbiamo tolto un business da 5 miliardi di euro su cui lucrava qualcuno e anche la mafia»

Bloccare gli sbarchi «mi è costato non so quante denunce» ha poi ammesso Salvini che subito dopo ha ribadito: «Di solito i ministri venivano processati perché rubavano, io perché ho bloccato gli sbarchi dei clandestini. Se dovessi essere nuovamente processato, lo farò a testa alta perché l’ho fatto per difendere la sicurezza di 60 milioni di italiani e lo rifarò ancora». E a sentire il vicepremier leghista ha tutti contro, dalle televisioni fino a Fazio, Saviano e Boldrini. «Io mi tengo stretti tre milioni di italiani che ci stanno dando una mano a cambiare questo Paese. Se l’Italia è tornato un Paese rispettato nel mondo è grazie a voi che avete permesso votando la Lega di cambiare le cose. Io non mollo e vado avanti come un treno». Ma in piazza non c’è solo chi lo acclama e scandisce il suo nome. Durante un comizio un gruppetto di ragazzi lo contesta con fischi e cori che non sfuggono alla sua attenzione e a cui prontamente replica con la consueta ironia: «A chi fischia regalerò pane e Nutella e un libro di Saviano».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]