Il tecnico tiene alto il livello di concentrazione in vista della gara interna di lunedì sera contro il fanalino di coda del torneo destinato ormai alla serie C. Si va verso un 4-3-1-2 con Falletti a supporto di Nestorovski ed uno tra Moreo e Puscas. Out lo squalificato Jajalo
Palermo, con il Padova una gara trappola Stellone: «Guai ad abbassare la guardia»
Dopo avere affrontato Verona e Benevento, il Palermo avrà adesso una gara ancora più difficile. Automatico, con queste premesse, pensare ad una sfida contro una big e invece i rosanero incroceranno il Padova, fanalino di coda del campionato a quota 25 punti in compagnia del Carpi. Il match contro l’ultima in classifica è più complicato rispetto ad un confronto con una diretta concorrente? Sembra un paradosso e invece è proprio così. L’etichetta di «gara trappola» affibbiata dal presidente Foschi si adatta perfettamente al profilo della partita in programma lunedì sera alle ore 21 allo stadio Barbera e valida per la trentaquattresima giornata. Un match insidioso per la compagine di Stellone che, come dimostrano i pareggi casalinghi contro Livorno e Foggia o il successo ‘sudato’ contro il Carpi sempre tra le mura amiche, in questa stagione ha faticato soprattutto contro le cosiddette piccole. Il Padova, con un piede e mezzo in serie C e a secco di vittorie dallo scorso 9 marzo (2-0 sul campo dello Spezia), sembra ormai spacciato ma guai a fidarsi delle problematiche dei biancoscudati. Che a Palermo, dove troveranno un clima amichevole sugli spalti in virtù del gemellaggio tra le due tifoserie, verranno per giocarsi le residue chance di salvezza. L’ago della bilancia pende ovviamente dalla parte dei rosanero, a caccia del terzo successo consecutivo e contestualmente del quarto di fila in casa, ma il calcio sa disegnare traiettorie imprevedibili e lo conferma il fatto che più di una volta squadre nettamente sfavorite sulla carta abbiano ribaltato il pronostico di partite il cui esito sembrava scontato.
Detto questo, è chiaro che il Palermo maturo e concentrato ammirato nelle ultime due gare vinte contro Hellas Verona e Benevento difficilmente potrà steccare un appuntamento casalingo che potrebbe valere una grossa fetta di serie A. Traguardo che, essendo visibile in fondo all’ultimo rettilineo, in un momento cruciale anche sul fronte societario ha iniziato a scaldare i tifosi (in questi giorni è apparso in diversi punti della città e anche all’esterno del Barbera lo striscione «Abbiamo un sogno nel cuore» firmato Curva Nord Inferiore) e pure i giocatori come si evince, ad esempio, dalle parole pronunciate da Rispoli ai microfoni della trasmissione Casa Minutella: «Ci aspettano cinque finali, sono alla nostra portata ma non dobbiamo mollare la presa». Sulla stessa lunghezza d’onda viaggia il tecnico Stellone: «Il Padova, nonostante le difficoltà, ha dei valori – ha sottolineato nel corso della conferenza stampa odierna al Tenente Onorato – ci aspetta una partita difficile e che non possiamo permetterci assolutamente di sbagliare per superficialità o presunzione. Dobbiamo affrontare il Padova come se davanti avessimo il Verona o il Benevento. Serviranno calma, pazienza, intelligenza ed equilibrio». Abbassare il livello di concentrazione dopo due affermazioni di fila potrebbe essere molto pericoloso: «Sembra un turno a noi favorevole ma dovremo essere noi a renderlo tale. Può diventare una gara scomoda se non scenderemo in campo con l’atteggiamento giusto. Di fronte, oltretutto, avremo una squadra che farà la partita della vita sapendo che con una vittoria potrebbe ancora agganciare il treno playout evitando la retrocessione diretta».
Contro la compagine veneta degli ex rosa Andelkovic e Morganella, pur avendo provato anche il 4-4-2 il tecnico sembra orientato a confermare il modulo 4-3-1-2 nonostante l’assenza a centrocampo dello squalificato Jajalo, punto fermo dello scacchiere rosanero. In cabina di regia l’alter ego del bosniaco quasi certamente sarà Haas, affiancato nella cerniera a tre da Murawski e Fiordilino. Nodi da sciogliere sia in difesa (al centro, dove rientra Bellusci dopo il turno di stop, e sulle fasce) sia sul fronte d’attacco. Nel 4-3-1-2 Falletti e Trajkovski diventano alternativi. Favorito, come avvenuto domenica scorsa allo stadio Vigorito, l’uruguaiano chiamato ad agire tra le linee a supporto di Nestorovski e uno tra Puscas (provato costantemente in coppia con il capitano nel corso della seduta di oggi) e Moreo. Nella lista degli indisponibili figura oltre a Chochev pure Lo Faso che anche questa mattina si è sottoposto alle cure dei fisioterapisti in seguito ad un affaticamento muscolare al retto femorale sinistro.