Cerda, viabilità in ginocchio e calo raccolto di carciofi «Partire da prodotto riconosciuto internazionalmente»

Il raccolto del carciofo di Cerda accusa anche quest’anno una pesante flessione: in queste ultime settimane ha fatto registrare nella zona un calo che varia tra il 30 e il 40 per cento. Lo scorso anno, a causa della grave siccità a cavallo tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018, il raccolto era già stato inferiore del 50% rispetto alla media. Negli ultimi due mesi il problema è stato l’alternarsi di freddo e caldo. Un dato allarmante che gli agricoltori locali hanno comunicato venerdì sera, a Cerda, nel corso dell’assemblea convocata dalla Cia Sicilia Occidentale per analizzare la disastrosa situazione della rete stradale rurale della zona, dove manca la manutenzione da una ventina d’anni. Inoltre la strada statale 120 è stata chiusa al transito dall’Anas da un paio di mesi per una piccola frana, un divieto che in tanti, per raggiungere i propri terreni o anche per arrivare a casa, sono costretti ad aggirare percorrendo ugualmente il tratto inibito ai mezzi.

«Questa è una situazione insostenibile che dura da anni e che condiziona gravemente la nostra sopravvivenza. Le strade per noi sono strumenti di lavoro, occorrono degli interventi urgenti e non solo per tamponare il problema che, altrimenti, l’anno prossimo si riproporrà alle prime piogge», ha spiegato Pino Di Leonardo, responsabile di zona della Cia. «La Regione sta facendo partire alcune risorse per la viabilità inter-aziendale e le strade rurali a valere sul Psr – commenta Antonino Cossentino, presidente della Cia Sicilia Occidentale -, ma è necessario investire ancora di più sulla viabilità nella nostra regione, uno dei principali ostacoli allo sviluppo del territorio». All’assemblea era presente anche il sindaco di Cerda, Salvatore Geraci, al quale è stato chiesto di istituire il servizio di manutenzione delle strade rurali e di fare pressione sul governo regionale per fare uscire il bando con il Psr.

«Il sindaco – spiega Di Leonardo – si è impegnato a trovare il modo per stanziare attraverso i bilanci del Comune una somma tra i 5 e i 10 mila euro e di vigilare sulla pubblicazione dei bandi del Piano di sviluppo rurale. Allo stesso tempo si attiverà con l’ente di sviluppo agricolo per avere a disposizione dei mezzi meccanici per degli interventi di emergenza». L’assemblea è stata anche l’occasione per parlare della sagra del carciofo, in programma il 25 aprile. «Bisogna tornare a mettere al centro il prodotto e non solo la festa e il folklore – aggiunge – la qualità del nostro carciofo spinoso è riconosciuta a livello internazionale ed è giunto il momento, sul piano della commercializzazione, di istituire la Denominazione Comunale d’Origine e di avviare contemporaneamente, coinvolgendo anche i territori di Sciara e Termini Imerese, il percorso per il riconoscimento del marchio Igp. Ritengo che sia stata un’assemblea che ha dato dei risultati, il sindaco si è anche detto disponibile ad incontrarci periodicamente per un confronto continuo sulle cose da fare per questo territorio».

(Fonte: Pierpaolo Maddalena, addetto stampa)


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