Studenti in protesta contro il ministro Bussetti «Scuole cadono a pezzi per colpa del governo»

«Chiediamo sicurezza, ci danno repressione. Lega-5stelle, governo del terrore». Il coro con il quale gli studenti e le studentesse di Palermo hanno riempito via Maqueda e via Vittorio Emanuele non piacerà ai due partiti al governo ma sembra che dovranno farci l’abitudine. Sono in centinaia, infatti, i giovani scesi in piazza questa mattina a piazza Verdi per partecipare al corteo che è appena arrivato davanti la sede della Regione, a piazza Indipendenza. E lo spunto per la nuova protesta sono le parole di qualche giorno fa del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che durante un’intervista aveva invitato le scuole meridionali a «impegnarsi di più». Dichiarazioni che erano già state respinte da gran parte del corpo docente e che ora vengono rigettate anche dagli studenti. «Ci sei mai stato in una scuola del Sud? Bussetti impegnati tu!»: è lo striscione che ha aperto la manifestazione di oggi, contro i tagli alla scuola e contro la riforma dell’esame di maturità. 

Mentre in questi anni proprio le scuole palermitane, e in generale quelle siciliane, hanno dovuto affrontare la cronica assenza di risorse da parte delle ex province – l’ente che in teoria dovrebbe amministrarle. I primi fondi garantiti dal governo Mumuseci certamente non bastano a coprire quelle che sono vere voragini economiche. Non è un caso che gli organizzatori, allora, si scaglino «contro lo smantellamento della scuola pubblica e gettano una luce sulla specifica situazione che caratterizza le scuole del Sud che da sempre, da un lato non viene considerato per fondi e investimenti e, dall’altro viene derubato di giovani che dovrebbero rappresentare il futuro di questa terra».

Tra le tante scuole presenti il liceo classico Umberto I, il liceo classico Garibaldi, l’istituto professionale Pietro Piazza, il liceo scientifico Benedetto Croce, il liceo scientifico Galileo Galilei, il liceo linguistico Cassarà, istituto superiore Palmeri di Termini Imerese. «Le scuole cadono a pezzi per colpa del governo e il ministro ci invita ad impegnarci? Ma chi crede di prendere in giro?» dice Marco, al quinto anno del liceo Garibaldi. Gli fa eco Giuseppe Cardaci, che già pensa all’università. «I libri costano troppo, e per fortuna qui abbiamo un buon ateneo. Ma penso a tutti i miei amici che dovranno emigrare, e sicuramente dopo gli studenti dovrò farlo anche io. Io invece vorrei rimanere, o almeno vorrei scegliere. In queste condizioni invece l’emigrazione diventa l’unica soluzione»

«Siamo in piazza perchè per risolvere il gap col Nord – dice Anna Taibi, studentessa del liceo Umberto I – serve qualcuno che sappia fare il lavoro, che capisca che il nostro problema è che i fondi sono distribuiti in maniera non equa, che garantisca una sicurezza vera che non sia la polizia che ci mandano a scuola, criminalizzandoci. Servono invece istituti che non ci crollino addosso, che garantisca almeno i riscaldamenti, dove i ragazzi non muoiono perché mancano i kit per il primo soccorso. Il nostro obiettivo è farci sentire, unirci per manifestare il nostro dissenso».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]