Rinnovabili, incontro tra sindacati e assessore Pierobon Fiom: «Settore in espansione ma lavoratori poco tutelati»

Altissima specializzazione e pochissime tutele. Sono ormai centinaia i lavoratori metalmeccanici che operano nei parchi eolici in provincia di Palermo, per conto di aziende multinazionali e nazionali. Di questo e dei piani della Regione per il rilancio di questo settore strategico per l’economia sostenibile si è parlato in un incontro svolto questa mattina all’assessorato alle Energie, tra l’assessore Alberto Pierobon e la Fiom di Palermo. Erano presenti i segretari Angela Biondi e Francesco Foti, i rappresentanti sindacali di due aziende del settore eolico, Benedetto Giuda, della Senvion srl, e Antonio Mazzola della Ges spa, e Calogero Giambrone, responsabile per la Cgil della Camera del Lavoro di Caltavuturo, comune in cui si trova il più grande sito eolico dell’Enel. 

«Sono lavoratori altamente specializzati, che operano in condizioni critiche, ad alta quota e in spazi angusti. Nei cambi appalto si ritrovano senza alcuna clausola che protegga la loro professionalità e sono costretti ad accettare, nel migliore dei casi condizioni, contrattuali al ribasso – dichiarano Biondi e Foti della Fiom di Palermo – Abbiamo chiesto all’assessore la sottoscrizione di un accordo di programma per la tutela delle professionalità dei lavoratori coinvolti. Un accordo che impegna i proprietari dei parchi a inserire clausole di salvaguardia per i cambi di appalto per le manutenzioni».

All’incontro si è discusso dei progetti e degli investimenti che ha in corso la Regione per l’installazione di nuovi parchi, del refitting degli attuali impianti, dello sviluppo dell’off shore, delle piattaforme a mare che rappresentano una nuova frontiera per l’installazione di nuovi impianti. A Taranto, per fare un esempio, la Senvion Italia installerà il primo impianto eolico off shore del Mediterraneo che sarà operativo tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. Altro argomento le royalties, gli incentivi riconosciuti ai comuni su cui insistono i parchi. «Sono risorse che consentono ai comuni di fornire servizi ai cittadini. In questi anni sono stati introiti non indifferenti per i bilanci dei Comuni e sono stati indispensabili per evitare i dissesti – dichiara Calogero Giambrone della Camera del Lavoro di Caltavuturo- Dopo venti anni i contratti sono in scadenza e in assenza di rinnovo tanti comuni non riusciranno più a garantire i servizi ai cittadini». Il sindacato ha anche sollecitato lo sblocco dei fondi di gara del fotovoltaico, fermi dall’autunno scorso, la ripresa degli incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e all’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili delle imprese. Lo stop sta causando il fermo di tante aziende che si occupano di installazione di impianti fotovoltaici, costrette a fare ricorso alla cassa integrazione per i propri dipendenti. 

«L’assessore all’Energia si dimostrato molto sensibile alle problematiche sollevate dal sindacato dei metalmeccanici. Ci ha informati che è in atto una discussione presso l’Ars per la ripresa degli investimenti nel settore, sia per i nuovi impianti sia per il refitting, e che è sua intenzione intervenire per garantire la continuità lavorativa alle numerose maestranze altamente professionalizzate oggi impiegate in questo settore». Per quanto riguarda gli incentivi per il fotovoltaico, è in corso l’approvazione della proroga dei termini per la presentazione delle istanze per l’ottenimento delle fondi previsti dal programma di ripartizione delle risorse destinate ai Comuni per la realizzazione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e per il Clima (PAESC). Il confronto con i sindacati proseguirà la prossima settimana.


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