Blutec, scatta la protesta di lavoratori e sindaci  «Azienda è inaffidabile, subito incontro al Mise»

Prosegue anche oggi la protesta dei lavoratori Blutec e dell’indotto a Termini imerese, nel Palermitano. Stamane, i lavoratori in cassa integrazione hanno occupato nuovamente l’aula consiliare del municipio, mentre i 130 operai  impegnati nello stabilimento ex Fiat osserveranno due ore di sciopero in due blocchi, dalle 10 alle 12 e dalle 11 alle 13, per raggiungere e sostenere i colleghi che manifestano in piazza. Il sit-in è scattato ieri come risposta al “silenzio” del governo nazionale sui nodi ancora da sciogliere: la proroga della cassa integrazione e il piano di rilancio della fabbrica, mai realmente decollato, che riguarda un migliaio di lavoratori, 700 ex Fiat e 300 dell’indotto. Alla protesta hanno aderito oggi anche una decina di sindaci del comprensorio, raccogliendo l’appello lanciato ieri dalle organizzazioni sindacali, accolti dal sindaco Francesco Giunta.

Ad accendere la protesta, esplosa ieri davanti ai cancelli dello stabilimento, è stato soprattuto il ritardo nella firma del decreto di finanziamento della cassa integrazione per il 2019 dopo l’accordo firmato il 7 gennaio scorso per i 564 operai Blutec e per quella in deroga per altri 300 lavoratori dell’indotto, dopo le promesse del governo e, soprattutto, l’impegno del ministro del Lavoro Luigi Di Maio, nel corso della sua visita lampo agli stabilimenti palermitani. Ma anche per il mancato rispetto degli impegni da parte di Blutec per il rilancio della fabbrica. Fim Fiom e Uil hanno chiesto più volte un incontro urgente ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo, anche attraverso la prefettura di Palermo e la presidenza della Regione, senza al momento avere ricevuto risposte.

Intanto, l’azienda che ha preso il posto della Fiat, oggi Fca, ha fatto sapere che non è sua intenzione retrocedere di un passo rispetto al piano sottoscritto nel 2014 con il governo: «Ad oggi non ci risulta alcun rilievo ufficiale al nostro piano di reindustrializzazione del sito di Termini Imerese, sul quale stiamo continuando a lavorare con il massimo impegno – scrive in una nota l’azienda – Siamo in attesa che vengano completati i passaggi burocratici noti a tutti. Ancora una volta Blutec conferma il suo impegno su Termini Imerese, che rimane sito di primaria importanza nella strategia industriale di sviluppo del nostro gruppo per i prossimi anni».

Parole che, ormai, non convincono più i sindacati stanchi di aspettare, e che attendono ora una risposta dal governo: «Noi vogliamo che la vertenza si affronti ufficialmente al Mise, che deve farsi garante per Blutec – ha detto il segretario della Uil Vincenzo Comella Palermo – E se l’azienda è convinta di essere nel giusto manifesti le proprie ragioni al tavolo ministeriale, ma non cerchi alleati fra le organizzazioni sindacali perché fino a oggi ha dimostrato di essere inaffidabile. Si torni al ministero, quindi, e lì avremo la possibilità di avvallare o meno il piano industriale in funzione degli impegni che ha preso col governo e con i lavoratori. Intanto, però, il governo deve affrontare il tema della cassa integrazione – ha concluso – e non fare affamare i lavoratori».

«Sostegno e solidarietà ai lavoratori di Blutec e dell’indotto ancora oggi senza una risposta o un riscontro da parte del Governo Nazionale – scrive il sindaco Leoluca Orlando – Dopo mesi di attesa di un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico, occorre una soluzione industriale che risponda alla crisi. Intanto non si possono lasciare centinaia di famiglie in attesa, senza ammortizzatori. Così si alimenta cinicamente la tensione sociale in un un territorio già vulnerabile. Il Ministro Di Maio covochi rapidamente l’incontro al Mise come promesso. Prenderò doverosamente parte come Sindaco di Palermo e della Città metropolitana alle iniziative che le Istituzioni locali intraprenderanno a difesa dello sviluppo dell’area industriale di Termini e dell’occupazione».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]