Lo strumento è finanziato con fondi Pon metro e dovrà essere integrato con una serie di nuove soluzioni con cui contrastare le forme di indigenza, partendo dal problema abitativo. L'assessore Mattina: «Faremo funzionare anche il reddito di cittadinanza»
Comune, l’Agenzia sociale per la casa diventa realtà «Entro giugno già pronti a realizzare primo progetto»
Poco meno di venti milioni di euro per dare un colpo alla povertà. Questo il progetto dell’amministrazione cittadina di Palermo per rilanciare l’azione nel sociale. Un rilancio che avrà come apripista l’Agenzia sociale per la casa, un nuovo servizio, previsto dal marzo 2016, che avrà un ufficio stabile e dieci postazioni distaccate: una per ogni circoscrizione più altre due a Monreale e a Ficarazzi, per servire anche i Comuni a ridosso del capoluogo. Avrà lo scopo di individuare soluzioni abitative, ma anche di dare il via a percorsi di inserimento per contrastare non solo il disagio dei senza casa ma anche il rischio dell’esclusione sociale.
«Si tratta dell’inizio di un progetto finanziato con fondi Pon Metro – dice l’assessore alle politiche sociali Giuseppe Mattina – uno strumento ordinario con cui potere individuare e creare dei piani personalizzati per ogni famiglia richiedente, per affrontare così ogni caso singolarmente e nello specifico». E per fare ciò verranno introdotti 44 nuovi assistenti sociali e quattro tecnici che saranno impegnati ad aiutare a costruire i progetti personalizzati, caso per caso. «Stiamo provando a cambiare il modo in cui le persone si relazionano col Comune, con percorsi che abbiano un senso e una durata nel tempo – continua Mattina – L’Agenzia della casa ha senso se intrecciata in maniera chiara con tutte le altre forme di contrasto alla povertà, incluso il reddito di cittadinanza. «Qualunque sia la nostra opinione in merito – prosegue l’assessore riferendosi alla misura varata dal governo e richiesta fortemente dal Movimento 5 Stelle – faremo di tutto per farlo funzionare».
Il Comune potrà così non solo farsi carico dell’affitto nei casi più delicati, ma anche di prendere nominalmente in affitto gli immobili quando il soggetto destinatario non è in grado, perché non in possesso dei requisiti e delle referenze tali per farsi concedere un contratto di locazione. Il successo del piano passa tuttavia dal consiglio comunale, chiamato ad approvare il regolamento per l’inclusione sociale proposto dal sindaco e dallo stesso Mattina. Questo farà sì che si possa intervenire sui singoli casi, attingendo a un fondo con una ventina milioni di euro: 6 provenienti dal Pon Metro, 8,5 dal Pon Inclusione, 7 dal fondo di contrasto alla povertà a cui si aggiungeranno altri due milioni specifici per le persone con disabilità e altre categorie particolarmente vulnerabili.
Tra le novità annunciate dal Comune c’è anche l’assegnazione dei servizi per accreditamento, «basta con le gare che durano anni a scapito del servizio», continua ancora Mattina, che specifica anche che «con queste misure riusciremo ad assistere circa cinquemila famiglie». La sede dell’Agenzia si troverà in via Regione Siciliana, presso la sede dell’assessorato per la Dignità dell’abitare. «Abbiamo eliminato la dicitura “emergenza abitativa” – spiega il sindaco Leoluca Orlando – e dato una nuova delega all’assessore Mattina, che in virtù di questo piano dovrà poter essere in grado di dialogare con lo Iacp. Abbiamo fatto la scelta di procedere in rete e tramite accreditamento e di creare un unico punto di riferimento per quello che riguarda la dignità dell’abitare». Stretti anche i tempi: «Entro giugno saremo pronti per realizzare il primo progetto». Il tutto sarà supportato da una piattaforma digitale ideata dal Sispi e si avvarrà della collaborazione di diverse associazioni, con Solco come capofila.