Zamparini ora non crede più negli inglesi Ma è una scena già vista con Baccaglini

Alla fine anche Zamparini, agli arresti domiciliari nella sua villa in Friuli, non crede più agli inglesi. Temendo di essere stato preso in giro dalla cordata, l’ex (?) patron ha messo tutto in mano ai suoi avvocati per presentare una denuncia con l’ipotesi di tentata truffa. Una scena già vista. 

Senza andare troppo lontani con la memoria, il proprietario del Palermo – già con Baccaglini – aveva benedetto l’operazione nominandolo presidente per poi fare marcia indietro accusandolo di aver presentato documenti non in regola e quindi non poter acquistare il club rosanero. Anzi, in un comunicato, lo stesso Zamparini aveva dichiarato «di aver dato mandato ai propri legali per tutelare l’immagine e i rispettivi interessi presso le competenti sedi giudiziarie» e di sentire «il bisogno di porgere le proprie scuse ai tifosi e alla città di Palermo per avere in buona fede riposto la propria fiducia in soggetti rivelatisi inaffidabili, coinvolgendo anche le istituzioni pubbliche e i media in un progetto privo di alcuna consistenza». Proprio come adesso.

Nessuna novità, proprio come avevamo immaginato il giorno della prima conferenza stampa con Platt e compagni. La domanda, a questo punto, è d’obbligo. Ma com’è possibile che sia così facile acquistare un asset come il Palermo? Le verifiche patrimoniali, sulla solidità del gruppo e dei personaggi che gravitano attorno ad esso, non si fanno? Al di là delle chiacchiere vendute ai tifosi (che abboccano per troppo amore), che ruolo hanno il millantato stuolo di avvocati che dovrebbe fare la cosiddetta due diligence? In altre parole, l’approfondimento di informazioni in una trattativa, ovvero come dice Wikipedia «valutare la convenienza di un affare e di identificarne i rischi e i problemi connessi, sia per negoziare termini e condizioni del contratto, sia per predisporre adeguati strumenti di garanzia, di indennizzo o di risarcimento», per Zamparini e la società rosanero non vale? Insomma, tutto quello che è stato detto, è solo fumo negli occhi visto che pure la Guardia di Finanza sta indagando su un’ipotesi di fittizio passaggio delle azioni e sul ruolo del faccendiere Corrado Coen. 

Il Palermo «inglese» ha smentito ogni illazione con due comunicati stampa sul sito ufficiale garantendo solità economica e che ogni ritardo è fisiologico a causa dei tempi burocratici. Fatto sta che, entro il 16 febbraio, dovrebbero essere disponibili i famigerati 15 milioni per pagare gli stipendi, i contributi federali e per garantire la vita della società. Se non fosse così si rischierebbe addirittura la radiazione. Vedremo. Intanto la situazione del Palermo è sempre più nera. Zero punti in due partite, la concessione dello stadio in bilico con il sindaco Orlando che chiede chiarimenti e il direttore sportivo Foschi, a parole responsabile dell’area tecnica, ma di fatto impegnato a cercare finanziatori, messo in un angolo dall’attuale presidente rosanero Clive Richardson, che sui social ha ribadito di essere impegnato sul fronte sportivo (e non finanziario) e che a breve ci saranno importanti colpi di mercato. Invece di gettare acqua sul fuoco, sembra anzi che si faccia a gara per alimentare con la benzina una situazione che pian piano sembra degenerare. 

Per ultimo si profila all’orizzonte il ritorno di Raffaello Follieri che martedì prossimo dovrebbe essere in città per cercare di riaprire quella trattativa che lo stesso Zamparini aveva interrotto perché l’imprenditore non gli sembrava affidabile. Insomma un vero e proprio caos. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]