Asp, al via stabilizzazione per 180 precari Fials: «Sì a piano, no a demansionamenti»

L’Asp di Palermo con propria nota sblocca dopo due anni l’iter per la riqualificazione di 180 contrattisti, che occupano oggi ruoli amministrativi, per diventare operatori sociosanitari. La Fials Palermo, guidata da Enzo Munafò, spiega che il commissario dell’Asp, Daniela Faraoni, ha comunicato che a breve ripartiranno i corsi che consentiranno a 180 precari di aderire alla riqualificazione e compiere un decisivo passo avanti verso la stabilizzazione. Ad oggi sono 647 i contrattisti in attesa da quasi 30 anni dell’assunzione.

L’iter era partito nel 2015 con l’istituzione di 12 corsi di cui nove destinati al personale contrattista, corsi che però non sono mai stati realizzati nonostante siano state svolte persino le visite mediche di coloro che avevano già dato adesione al corso. «I corsi – spiega Enzo Munafò, segretario generale della Fials Palermo – consentiranno a 180 contrattisti di essere stabilizzati a Palermo anche presso altre Aziende. In questo caso servirebbe però una leggina. Ecco perché a nostro avviso sarebbe invece utile procedere con la stabilizzazione, che consentirebbe l’eventuale trasferimento, senza alcuna leggina, in altre aziende come policlinico, Villa Sofia o Civico».

La tabella di marcia proposta dal commissario è comunque molto stringente. Entro il 31 gennaio sarà pubblicato l’avviso interno per la presentazione delle istanze di partecipazione, entro il 15 marzo la presa d’atto dell’amministrazione delle domande presentate e dei corsi da realizzare, entro il 15 aprile è prevista l’attivazione dei percorsi formativi ed entro il 31 ottobre la conclusione dei corsi. Si tratta di un totale di mille ore con esame finale con commissione composta anche da funzionari dall’assessorato.

Faraoni ha poi spiegato ai sindacati altri procedimenti in divenire che in tutto dovrebbero coinvolgere circa 400 precari. Tra questi c’è la possibilità di riqualificare 77 dipendenti per occupare altrettanti posti di operatore tecnico informatico. Altra questione interesserebbe circa 120 posti che potrebbero essere individuati per la categoria di ausiliario sociosanitario specializzato. Queste le esigenze primarie di personale che necessitano all’Asp per una riorganizzazione. 

Un aspetto quest’ultimo che ha lasciato però perplessa la Fials: «Non ci troviamo d’accordo, si tratterebbe di un demansionamento per questo personale da anni impiegato in attività amministrative, riteniamo ci possano essere altre strade percorribili, ne riparleremo non appena l’Asp avrà presentato tutte le proposte con una nota ufficiale che ci è stata promessa. Il clima dell’incontro ci è sembrato molto positivo – dice Munafò – ma è chiaro che il tutto ha necessità di una riorganizzazione dei servizi che saranno privati di un consistente numero di personale fin qui ritenuto indispensabile alla funzionalità dei servizi dagli stessi amministratori».


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