Arriva la Salernitana, il Palermo è pronto? Stellone: «Guai ad abbassare la guardia»

In una partita di calcio una squadra affronta un’altra squadra. Domani sera a Palermo (fischio di inizio alle 21) nel match valido per la ventesima giornata (la prima del girone di ritorno) del campionato di serie B ci sarà invece uno strappo alla regola. I rosanero, infatti, sfideranno più avversari contemporaneamente: la Salernitana, compagine che l’undici di Stellone si troverà di fronte in campo, e altri fattori tra cui la cabala e una tradizione negativa negli ultimi anni in occasione del primo appuntamento del nuovo anno solare. Battere i campani, sforzo identificabile nell’atletica con l’arrivo al traguardo, implica nel caso della gara di domani il superamento di una serie di ostacoli. Riconducibili non solo alle trappole di una formazione che ha cambiato allenatore da poco tempo (lo scorso 20 dicembre la panchina granata è stata affidata a Gregucci in seguito alle dimissioni di Colantuono) e che cerca continuità di risultati dopo avere rimediato tre sconfitte nelle ultime cinque gare ma anche ad interferenze che rischiano di disturbare la risintonizzazione della capolista sulle frequenze del campionato.

La condizione psico-fisica del gruppo (ma questo vale anche per la Salernitana a metà classifica con 24 punti), ad esempio, è un’incognita dopo circa venti giorni di pausa e, a proposito di punti interrogativi, è inevitabile porsi un paio di domande: come reagirà il Palermo alle ultime vicende sul fronte societario? Il caso Foschi (che comunque sembra rientrato) alimentato dalle invasioni di campo dei consulenti inglesi della nuova proprietà potrebbe influire negativamente sulla psicologia di una squadra che ha chiuso l’andata a quota 37 punti con la migliore difesa e il secondo migliore attacco e che ha maturato un vantaggio di cinque punti sulle dirette inseguitrici? La parola spetta al campo ma, in attesa delle risposte del rettangolo di gioco, anche le considerazioni di Stellone possono assumere alla vigilia della partita una certa rilevanza. «Prima della gara con il Cittadella siamo stati bravi a tenerci lontano dalle vicende societarie – ha sottolineato il tecnico durante la conferenza stampa odierna al Tenente Onorato – e adesso faremo la stessa cosa. Negli ultimi dieci giorni ci sono state delle incomprensioni che hanno creato all’interno della società ma non del gruppo qualche tensione ma fortunatamente tutto si è risolto e sono felice di avere ancora al mio fianco il direttore Foschi».

La mente del gruppo è assorbita dalla gara di domani: «La Salernitana fino a qualche settimana fa era nei piani alti, è reduce da una sconfitta pesante con il Pescara (4-2 all’Arechi, ndr) e, come le altre, cercherà in tutti i modi di fare risultato pieno contro la prima della classe. Non possiamo cullarci sul vantaggio di cinque punti sulla seconda e sulla terza. Basta un pari, ad esempio, e la contemporanea vittoria delle inseguitrici per vanificare il margine che abbiamo. Pensare di avere già vinto il campionato sarebbe un grosso errore – ha aggiunto – non dobbiamo abbassare il livello di attenzione e di concentrazione ma sono fiducioso perché se continuiamo a lavorare come stiamo facendo perderemo poche partite». Durante la pausa, inoltre, lo staff tecnico ha ricevuto dalla squadra input incoraggianti: «I giocatori si sono fermati di fatto due-tre giorni perché poi hanno fatto riposo attivo seguendo alla lettera il programma di lavoro che era stato pianificato. Era prevista una multa nel caso in cui qualcuno fosse tornato un po’ in sovrappeso, anche di qualche grammo, ma questa multa nessuno l’ha pagata perché tutti si sono ripresentati in ottima forma».

Pur essendo le festività natalizie ormai alle spalle, Stellone non smonterà l’albero di Natale esibito nelle ultime due gare vinte contro Ascoli e Cittadella e domani riproporrà il modulo 4-3-2-1 con Falletti e Trajkovski sulla trequarti a supporto di Moreo. A centrocampo sarà confermato Chochev nella cerniera a tre completata in questo caso da Jajalo e Haas. In difesa, reparto privo dello squalificato Bellusci, ci sarà in qualità di terzino sinistro l’esordio stagionale del palermitano classe ’95 Accardi. Sono out, invece, Nestorovski e Mazzotta. Sia il capitano, reduce da un infortunio al polpaccio sinistro, che l’esterno (anche lui ai box da metà dicembre per una lesione all’altro polpaccio, quello destro) in questi giorni hanno provato a sostenere il carico di lavoro dei compagni ma ancora non hanno recuperato al cento per cento e lo staff ha deciso di non accelerare i tempi del loro rientro per scongiurare il rischio di eventuali ricadute.


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