Tra mercoledì e giovedì parleranno alla stampa il neo-presidente e l'amministratore delegato rosanero. Entrambi ancora in pectore, tuttavia, in attesa dell'insediamento ufficiale e della nomina del nuovo Cda. L'iter relativo all'acquisizione del club, comunque, fa registrare passi avanti
Rosanero, gli inglesi con le carte scoperte Conferenza in città di Richardson e Facile
Gli inglesi stanno tornando e, salvo sorprese, questa volta giocheranno a carte scoperte. Nei prossimi giorni, molto probabilmente tra mercoledì e giovedì, Clive Richardson ed Emanuele Facile (rispettivamente presidente e amministratore delegato in pectore del club rosanero) terranno a Palermo una conferenza stampa. Appuntamento importante in occasione del quale, sul fronte societario, potrebbero essere sistemati alcuni tasselli di un puzzle che, pur essendo in via di definizione, non è stato ancora completato.
Nel comunicato diramato lo scorso 29 dicembre la nuova proprietà aveva specificato che «in occasione della prossima assemblea generale degli azionisti della U.S. Città di Palermo sarà nominato un nuovo Consiglio di Amministrazione, con Clive Richardson in qualità di Presidente, Emanuele Facile (che intanto ha voluto rassicurare i tifosi sulla credibilità della nuova cordata, ndr) in qualità di Amministratore Delegato e John Treacy (che non sarà con loro in conferenza nei prossimi giorni, ndr) in qualità di Consigliere». Attenzione a «sarà»: futuro semplice del verbo essere. Indica qualcosa che avverrà e che, infatti, non è ancora avvenuto. Ovvero la nomina di un nuovo Cda la cui composizione, peraltro, potrebbe presentare delle novità rispetto allo schema delineato. Il countdown in vista di determinate scadenze scatterà nel momento in cui l’insediamento dei nuovi proprietari diventerà ufficiale: la Lega Calcio, che al momento resta vigile senza avere però strumenti diretti per intervenire in assenza di un cambiamento dello status quo, entro venti giorni dalla nomina deve ricevere tutte le informazioni che riguardano i componenti del Cda ed entro trenta giorni dall’effettivo passaggio delle quote dovrà sapere tutto in merito al rappresentante legale della società, a proposito della sua onorabilità e idoneità finanziaria.
Gli inglesi, in pratica, dovranno uscire necessariamente allo scoperto. La conferenza in programma nei prossimi giorni, attraverso la quale potrebbe essere cancellato l’alone di scetticismo presente in città, potrà chiarire anche questi punti e fornire ulteriori dettagli sull’iter relativo all’acquisizione del sodalizio di viale del Fante. Processo che, obiettivamente, nei giorni scorsi ha fatto registrare dei passi avanti: cambio di ragione sociale della Pelican House Mining Plc in Sport Capital Group Plc (società quotata al listino Nex di Londra per attirare nuovi azionisti e destinata a fondersi con la già esistente Sport Capital Group Ltd, la controllante del soggetto giuridico che ha acquisito l’intero pacchetto azionario del Palermo Calcio) e, contestualmente, piazzamento di nuove quote nel mercato con la ‘scalata’ nell’ambito della neonata società da parte di Eight Capital, fondo rappresentato da Treacy e l’unico finora ad avere versato realmente dei capitali.