Collesano, sp54 chiusa per caduta di massi a Capodanno «La provincia non ha le risorse, possiamo anticiparle noi»

Il 2019 a Collesano si è aperto con la caduta di un masso sulla strada provinciale per Piano Battaglia. Un evento certamente infausto – seppur senza conseguenze – e che comunque riguarda un’unica arteria. Quanto basta per andare in tilt, almeno per il territorio delle Madonie così strettamente legato e così mal connesso per via di una pessima viabilità. La caduta di massi sulla sp54 è avvenuta il primo dell’anno, e oggi la città metropolitana di Palermo (l’ex provincia) ha comunicato la chiusura della strada. Un vero e proprio dramma per le popolazioni di Collesano e Isnello: in questo modo per gli abitanti dei due paesi risultano irraggiungibili gli impianti di risalita di Piano Battaglia, l’osservatorio astronomico di Isnello (da Collesano), le scuole. Impossibile in questo senso anche il passaggio dei mezzi di soccorso.

«Ci siamo rivolti alla protezione civile, che oggi ha mandato i propri tecnici per una verifica e presto deciderà cosa fare – dice il sindaco di Collesano Giovanni Battista Meli – Noi abbiamo fatto sapere, insieme a Isnello, che siamo disponibili come Comuni a intervenire con risorse nostre». Una disponibilità dettata dalla cronica assenza di fondi della città metropolitana, che infatti insieme all’annuncio della chiusura ha pure aggiunto di non avere al momento risorse economiche per intervenire. «In una situazione di disagio totale e di mancanza di risposte, anche se noi siamo fiduciosi sull’intervento della Protezione Civile, crediamo di dover fare qualcosa. Potrebbero esserci ritardi burocratici e possiamo anticipare i soldi per sbloccare la situazione. Si tratterebbe di un intervento non particolarmente complicato, e proprio per questo non possiamo pensare che la strada possa restare chiusa a lunga».

I tempi rapidi di intervento, dunque, in questa occasione sono più che mai necessari. Considerando anche l’ondata di gelo e di neve che ha fatto risvegliare oggi le Madonie ricoperte di bianco. «L’assenza di risorse delle province si ripercuote in primis sui Comuni – aggiunge Meli – Intanto noi siamo già intervenuti per spostare le pietre che impedivano il passaggio. Il problema è che potrebbero cadere altre rocce. Andrebbe dunque rotto il masso sovrastante e poi ripristinata la rete di contenimento. Nulla di complicato, insomma, a volte è la burocrazia che è complicata».


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