Palermo, ecco la ricetta anti-Cittadella Stellone: «Dovremo essere bravi e umili»

Che fate a Capodanno? Il Palermo è già organizzato allo stadio Tombolato con il Cittadella nella gara in programma domani alle 15 e valida per l’ultima giornata del girone di andata. La compagine di Stellone è proiettata mentalmente verso la fine della stagione da un certo punto di vista (champagne da stappare e fuochi di artificio sono conservati per un traguardo, la serie A, per il quale la squadra sta ancora lottando) ma questo non significa che giocatori e staff tecnico vorranno bypassare brindisi e festeggiamenti di fine anno. Che, a prescindere dall’ufficialità odierna in merito al passaggio di proprietà da Zamparini agli investitori inglesi, può essere chiuso in bellezza con il titolo di campione di inverno (ai rosa basta un punto per avere la certezza del primato solitario al giro di boa) e, come curiosità statistica, con il sorpasso ai danni del Palermo di Veneranda che nel campionato di B 1985/86 si fermò a dodici risultati utili consecutivi.

Gli uomini di Stellone, reduci dal successo casalingo contro l’Ascoli, non hanno grosse ‘pretese’ in vista di questo Capodanno: ai rosanero, consapevoli che la mega-festa da celebrare è un’altra e in prospettiva futura, basta solo qualche botto (vittoria e prosieguo della striscia positiva) per divertirsi e trascorrere una giornata piacevole. Il problema, però, è che gli avversari non hanno la stessa idea. La formazione di Venturato, intenzionata peraltro a riscattare la sconfitta per 4-0 rimediata giovedì sul campo del Verona, può recitare il ruolo di guastafeste e il Palermo non dovrà sottovalutare questa eventualità. Il Cittadella, che nella passata stagione culminata con l’eliminazione nella semifinale playoff con il Frosinone ha conquistato una vittoria e un pareggio nel doppio confronto con i siciliani, è una squadra temibile. Esprime un buon calcio, ha una struttura collaudata e, in termini di competitività, ha raggiunto livelli medio-alti come dimostra il fatto che negli ultimi due anni, dopo avere ripreso confidenza con le dinamiche di una serie B che aveva lasciato nel 2015 interrompendo un ciclo di sette stagioni di fila tra i cadetti, ha prenotato un posto al tavolo delle grandi giocandosi le proprie carte in chiave promozione.

«Pensiamo a chiudere l’anno nel migliore dei modi – ha sottolineato Stellone nel corso della conferenza odierna al Barbera – quella di domani sarà una partita importantissima contro una squadra bene organizzata. Il Cittadella gioca con lo stesso modulo da diversi anni e proverà a fare lo sgambetto alla prima in classifica. Noi dovremo essere bravi e umili cercando di riproporre, in termini di cinismo e capacità di lettura delle situazioni di gioco, la prova fornita contro l’Ascoli». Prestazione che ha propiziato un successo prezioso: «Pochi punti di vantaggio sulle inseguitrici possono essere recuperati e se si abbassa il livello di guardia o l’intensità si rischia di vanificare il buon lavoro fatto. Prima del match di giovedì eravamo reduci da un periodo in cui abbiamo pareggiato spesso e le altre si sono avvicinate. Ecco perché la vittoria contro l’Ascoli ci ha dato fiducia e maggiori certezze». I rosa sono ad un passo dal titolo di campione d’inverno ma Stellone pensa ad altro: «A me interessano la crescita e la continuità. Se nel girone di ritorno ripetiamo ciò che abbiamo fatto all’andata, al 99 per cento non passeremo dai playoff. Ho in mente, allo stato attuale, l’obiettivo dei 37 punti – ha aggiunto – vincere domani e arrivare a quota 37, considerando che anche le dirette concorrenti hanno partite difficili, sarebbe importante per la classifica ma anche sotto l’aspetto mentale».

Per la sfida contro l’undici di Venturato, che ritrova Settembrini e Siega dopo il turno di squalifica ma che sul fronte offensivo dovrà rinunciare a due pedine importanti come Schenetti (squalificato) e Strizzolo alle prese con una botta al quadricipite, il tecnico rosanero ha convocato ventuno giocatori. Come avvenuto in altre circostanze, durante la conferenza stampa ha annunciato la formazione che, in questo caso, presenta cinque novità rispetto all’undici della partita precedente. Rivoluzione in difesa, reparto in cui si sono aggiunte le indisponibilità degli infortunati Rajkovic (out per circa quindici giorni a causa di una lesione di grado lieve al muscolo soleo sinistro) e Aleesami, ai box per circa un mese per una lesione muscolare di grado moderato al flessore sinistro. Al Tombolato, la retroguardia a quattro sarà composta dall’ex di turno Salvi e Szyminski sulle fasce e la coppia Pirrello-Bellusci al centro. In porta, in base ad un piano di rotazioni già delineato in precedenza, ci sarà Pomini. Rispetto alla sfida contro l’Ascoli, la new-entry nella cerniera a tre di centrocampo sarà Murawski al posto di Haas. Confermato, invece, il trio d’attacco con Falletti e Trajkovski a supporto di Moreo.


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