Cefalù, discoteca abusiva sul lungomare

La polizia ha svolto specifiche attività di controlli a Cefalù volte a verificare il rispetto delle condizioni di sicurezza dei locali di pubblico spettacolo o di svolgimento di eventi e feste tali da richiamare un numero elevato di avventori. Oggetto dei controlli anche l’osservanza delle prescrizioni previste dalle licenze da parte di proprietari e gestori di locali pubblici.

Nell’ambito delle attività, è stato denunciato il titolare di un esercizio per ricettività e somministrazione di alimenti e bevande del lungomare Giardina della cittadina normanna, responsabile di avere aperto un luogo di intrattenimento e di ritrovo nella terrazza dell’albergo senza avere osservato le prescrizioni dell’Autorità di P.S. a tutela dell’incolumità pubblica. Nella medesima operazione è stata altresì contestata un’ulteriore violazione amministrativa poiché è stato accertato che, per il tramite di una organizzazione di eventi, all’interno del citato albergo era stato dato un intrattenimento danzante senza licenza del questore di Palermo.

Infatti, i servizi di controllo del territorio hanno consentito di constatare, qualche sera fa, la presenza di numerose persone in attesa all’ingresso dell’hotel e musica proveniente dal terrazzo del secondo piano. Raggiunta tale area gli agenti hanno in effetti accertato la diffusione di musica da discoteca ad alto volume proveniente dall’interno di un’area chiusa e la presenza di numerose persone, circa 300/350, intente a consumare bevande e ballare nella parte centrale adiacente la postazione dei dj.

In relazione a tale evento è stata accertata l’assenza di autorizzazioni ex artt. 68 ed 80 TULPS per l’apertura del locale di spettacolo e per lo svolgimento dell’intrattenimento danzante e, pertanto, ordinata la cessazione immediata dell’attività abusiva e successivamente trasmesso un rapporto all’autorità giudiziaria competente di Termini Imerese. Il titolare della struttura non è stato in grado di produrre alcuna certificazione attestante il collaudo di agibilità per locale di pubblico spettacolo né, tantomeno, alcuna autorizzazione per l’intrattenimento. Ad essere stato adibito a vero e proprio locale di pubblico spettacolo per l’occasione sarebbe stata l’area terrazzata sopra il secondo piano dell’esercizio ricettivo, con gravi pericoli per l’incolumità e la sicurezza dei tantissimi avventori presenti quella sera.

(fonte: questura di Palermo)


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