È il remake di un film già visto: in primo piano le vicende societarie, sullo sfondo la partita. La mano invisibile che dalla regia coordina le sequenze dell’attualità rosanero ha scelto questa inquadratura anche per Palermo-Venezia. Anticipo della nona giornata, in programma domani sera alle 21 allo stadio Renzo Barbera, ridimensionato dal punto di vista mediatico dall’attenzione riservata in questi giorni agli sviluppi relativi alla cessione della società con particolare riferimento ai colpi di scena avvenuti ieri in una giornata caratterizzata dall’uscita di scena di Follieri e dal piccato botta e risposta tra l’imprenditore foggiano e Zamparini. Che, nel frattempo, ha intensificato i contatti con un quarto soggetto (una società quotata in borsa) in grado, a quanto pare, di fornire le garanzie richieste dal patron. Ma c’è anche una quotidianità legata al campo e al pallone che rotola. C’è, nel caso specifico, una gara delicata domani nella quale i rosanero, rigenerati dalla cura Stellone, proveranno a dare continuità alle vittorie ottenute contro Crotone e Lecce.

La prestazione convincente fornita domenica sera al Via del Mare autorizza un certo ottimismo ma necessita di conferme. Solo con l’intensità e l’abnegazione mostrate in Salento la squadra potrà mantenere il ritmo impresso nei primi due appuntamenti dello Stellone-bis. Chi proverà a frenare la scalata dei rosanero, secondi in classifica a quota 14 punti in compagnia del Verona che come il Pescara capolista ha giocato una partita in più rispetto al Palermo, sarà il Venezia di Walter Zenga reduce dal positivo pareggio ottenuto tra le mura amiche nel derby veneto contro l’Hellas. Archiviata la parentesi targata Vecchi scandita da un deludente ruolino di marcia (un successo, un pareggio e quattro sconfitte), anche gli arancioneroverdi sono a caccia di conferme. Da dare ad un tecnico intenzionato a lasciare subito un’impronta e al quale non dispiacerebbe – come si evince scavando nel suo inconscio – togliersi una soddisfazione contro una squadra e in una piazza in cui nella stagione 2009/10 (nella quale venne esonerato a novembre dopo uno score di 17 punti in 13 giornate), al netto di qualche acuto isolato come quelli intonati al Barbera contro Napoli e Juventus, non ha avuto il tempo di incidere.

Tempo che, invece, spera di avere Stellone, consapevole del fatto che la strada diretta verso la definitiva consacrazione della sua squadra passa anche attraverso le risposte provenienti dal match contro i lagunari. «Sarà una partita che non potrà essere affatto sottovalutata – ha sottolineato il tecnico rosanero – a Venezia c’è stato un cambio di allenatore e inevitabilmente i giocatori daranno qualcosa in più. Hanno giocato molto bene contro il Verona e proveranno a farci lo sgambetto. Ho chiesto alla squadra di disputare una gara all’insegna dell’attenzione e della massima concentrazione. Zenga? È un tecnico molto preparato, sa comunicare con i giocatori e sa come motivarli». Le ultime novità sul fronte societario non condizioneranno la vigilia della compagine rosanero: «Non dobbiamo farci distrarre da niente – ha spiegato Stellone – né dalle vicende societarie né dal caos che riguarda il format del campionato di B. Dobbiamo focalizzare l’attenzione solo sulla partita con il Venezia e da domani sera penseremo al match successivo».

Per la sfida contro i lagunari, terzultimi con cinque punti assieme al Carpi, i convocati sono ventiquattro. Nell’elenco figura Rajkovic, al quale tuttavia verrà concesso un turno di riposo a scopo precauzionale, e c’è anche Chochev, in campo l’ultima volta tra gli effettivi lo scorso 18 maggio a Salerno nell’ultima giornata della regular season 2017/18. Rispetto alla formazione titolare proposta a Lecce sono previste sei novità. A centrocampo i due interni saranno quasi certamente Haas e Fiordilino, provati oggi durante la rifinitura al Tenente Onorato nel 4-3-1-2 disegnato dal tecnico. Trajkovski, inoltre, è favorito su Falletti nel ruolo di trequartista a supporto del tandem formato da Nestorovski e Puscas.